I disastri della guerra in Ucraina

I disastri della guerra in Ucraina
© CHINE NOUVELLE/SIPA / AGF - Soldati russi in divise dell'epoca della Seconda Guerra Mondiale

La guerra in Ucraina sta provocando disastri anche e soprattutto sul piano economico.E onestamente è quello che ci tocca più da vicino .

I costi delle materie prime, di energia e alimentari sono schizzati alle stelle in tutto il mondo. Sono aumentati in pochi mesi fino al 600% e le prime vittime della crisi – oltre i paesi più poveri che rischiano la fame di massa – sono l’euro e l’Unione Europea.

Da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina i prezzi hanno cominciato a correre, la FED, la banca centrale americana, e poi anche le altre principali banche centrali, hanno aumentato i tassi per frenare l’inflazione, Wall Street, le borse e i mercati finanziari europei sono diventati turbolenti e hanno iniziato a cadere.

L’Europa è l’area economica che soffre di più rispetto a USA, Cina e gli altri paesi asiatici avanzati. Il risultato è che l’Italia in particolare – che è tra i paesi europei più indebitati e tra quelli che crescono di meno – è sempre più considerata a rischio da parte dei mercati, e che questi alzano il prezzo per i loro prestiti al governo italiano.

Se l’Italia continuerà a rimanere sotto tiro allora rischierà di saltare anche l’equilibrio precario dell’eurozona.

Tutto l’edificio pericolante della moneta unica europea potrebbe cadere, e con esso anche il palazzo dorato dell’Unione Europea in cui risiedono 27 molto litigiosi condòmini. Il problema dell’euro però non è contingente: è invece profondamente strutturale e altamente politico

La guerra, che finanziamo alla Russia con 800 milioni al giorno di gas e alimentiamo con l’invio in territorio ucraino di armi secretate all’opinione pubblica e ai parlamentari, rischia di portare l’Italia in recessione tecnica dovessero esserci sei mesi di Pil negativo (primo trimestre -0,2%).

I blocchi causati dal Covid (tra cui quelli ancora in corso in grandi città della Cina), la guerra di Putin, l’aumento generalizzato di quasi tutte le materie prime e dei costi energetici hanno portato già l’economia globale alla stagflazione e porteranno molte economie in recessione.

Ma le conseguenze economiche della guerra non saranno uguali per tutti, riguarderanno poco gli Usa e la Cina, avranno un forte impatto in Europa e in particolare per alcuni Paesi come l’Italia. L’inflazione non è mai stata così alta dal 1991 e gli stipendi sono più bassi di trent’anni fa, con il record toccato a febbraio di dipendenti precari.

Putin definisce il conflitto in corso un’”operazione militare speciale per la denazificazione dell’Ucraina”. A sinistra alcuni lo ritengono l’esito quasi inevitabile della politica di allargamento della Nato a Est mentre altri un’aggressione imperialistica ai danni di una democrazia sovrana.

E voi che definizione date di questa guerra?

Non voglio sentire nessuno che mi venga a raccontare come ci si è arrivati, perché lo so che ci si è arrivati anche con omissioni ed errori di molti. E tuttavia quello da cui dobbiamo partire è lo scandalo di questa invasione e l’unica cosa che dobbiamo domandarci come si fa a fermare questo scandalo!

Antonio Peragine

direttore@corrierenazionale.net

direttore@progetto-radici.it

Antonio Peragine

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