Il recupero del M5S

Il recupero del M5S

di Donatello D’Andrea

Dato per morto fino a due mesi fa, il partito che più di tutti ha beneficiato della campagna elettorale è stato il M5S a guida contiana.

Nonostante i sondaggi non siano pubblicabili, i grandi giornali sono concordi nel sostenere che le sorprese maggiori arriveranno proprio sul fronte grillino.

Alessandra Ghisleri, nota sondaggista, intervistata a La7 è stata chiara nell’identificare in Conte e nel suo Movimento la vera sorpresa degli ultimi giorni.

Il partito, secondo alcuni, potrebbe attestarsi addirittura attorno al 18%, complice la crescita nel Sud Italia. Infatti, stando ai pochi numeri disponibili, il M5S si accinge a diventare primo partito al Sud con il 22-24%.

Una crescita incredibile che ha delle motivazioni evidenti.

La prima è chiara. Conte ha condotto una campagna elettorale quasi perfetta. Non ha sbagliato nulla, sia a livello comunicativo che nella scelta delle location dove recarsi. Tra Nord e Sud, il Presidente del Consiglio si è concentrato maggiormente nel Meridione, dando ascolto a coloro che consigliavano di dedicare maggiore attenzione al principale bacino elettorale dei grillini.

Il M5S ha investito meno sui social, nonostante sia un partito “nato” su Internet. Meno di 70mila euro rispetto alle centinaia di migliaia investite da Salvini e Meloni. Conte ha trasformato il Movimento in un partito, anche dal punto di vista elettorale. Certo, Conte ha dedicato la sua attenzione anche ai social ma è in piazza che è avvenuto l’investimento maggiore. Il Presidente ha scelto la “gente”, presentandosi davanti agli elettori con fare rassicurante ma deciso.

Nonostante abbia scelto le piazze, Giuseppe Conte si fa vedere anche sui social. Su TikTok è seguitissimo e i suoi video superano il milione di visualizzazioni, segno che, rispetto ai suoi avversari, ha ben compreso i meccanismi con cui si confronta. Inoltre, i suoi post sugli altri social sono seguiti e i video, ben montati, sono chiari. Ma qui entra in gioco anche un altro fattore, che si riferisce proprio “alla persona” dell’avvocato pugliese.

Il M5S è Conte. Non c’è nulla da fare, l’ex Presidente si è preso il partito. Gli elettori identificano il Movimento con la sua persona. E lui fa di tutto per dare questa impressione. Rivendica i suoi successi da capo del governo, risponde a tono ai giornalisti e si precipita in studi televisivi dove sa di partire in svantaggio e combatte.

E poi ci sono gli indecisi, tradizionalmente orientati verso sinistra, e i delusi, anche loro più a sinistra. Questa volta, però, la scelta da compiere è ardua. Perché il programma dei grillini è fortemente schierato su posizioni di sinistra e, soprattutto, piace, come dimostra l’endorsement dell’ex numero uno della CGIL, Danilo Gruppi.

Giuseppe Conte, a parte qualche scivolone sulla guerra in Ucraina, è riuscito a conquistare il suo elettorato grazie a una campagna elettorale con poche macchie e, soprattutto, è riuscito a fare suo un Movimento che, fino a poco tempo fa, sembrava sfuggirgli di mano.

Redazione Radici

Donatello D'Andrea

Classe 1997, lucano doc (non di Lucca), ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e frequenta la magistrale in Sistemi di Governo alla Sapienza di Roma. Appassionato di storia, politica e attualità, scrive articoli e cura rubriche per alcune testate italiane e internazionali.

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