Finta principessa ruba gioielli, colpo da un milione e mezzo di euro

Finta principessa ruba gioielli, colpo da un milione e mezzo di euro

“È morto un giovane servitore dello Stato, sposato da poco, in modo atroce e per una concatenazione di eventi su cui si deve fare il massimo di chiarezza, come è doveroso per ogni fattispecie criminale”. Parola del col. Sergio De Caprio, il ‘Capitano Ultimo’ che arrestò Totò Riina, che in un’intervista a ‘La Verità’ si sofferma su alcuni aspetti dell’omicidio di Mario Cerciello Rega.

Una finta principessa emiratina ha messo a segno una rapina milionaria in una gioielleria di Parigi , sostituendo preziose parure con dadi da brodo. Il valore della merce sottratta è di oltre un milione e mezzo di euro, la rapina è avvenuta in rue Saint-Honoré, nella capitale francese, riporta Lci. Mercoledì sera intorno alle 21, secondo l’emittente, una donna che si è spacciata per principessa proveniente dagli Emirati Arabi Uniti è entrata da ‘Ermel’ e si è fatta mostrare per oltre un’ora numerose parure.

Diverse di queste sono piaciute alla cliente che ha chiesto di farsele mettere da parte in uno scrigno portagioielli. Quindi la donna ha chiamato il marito scegliendo un punto del negozio che le consentiva di sottrarre se stessa e lo scrigno alla vista della titolare. La rapinatrice avrebbe agito con una complice, una donna che aveva portato con sé.

Prima di chiudere, la commerciante ha sistemato lo scrigno nella cassaforte, dopo aver concordato con la cliente il pagamento dei gioielli per l’indomani. Ma ieri la gioielliera non avendo ricevuto nulla è andata a riaprire lo scrigno per riporre le parure al loro posto. Invece dei gioielli ha trovato quelli che in un primo momento le sono sembrati cioccolatini, ma poi si sono rivelati essere dadi da brodo.



 

A giudizio di ‘Ultimo’ “è opportuno che l’inchiesta proceda celermente senza lasciare ambigue zone d’ombra”. De Caprio si chiede: “Perché, a indagini in corso, far filtrare la notizia che l’arma di ordinanza è stata ritrovata nel suo armadietto in caserma, aggiungendo ‘e il motivo del perché fosse lì lo sa solo lui’? Non solo: perché sostenere che i due carabinieri ‘non immaginavano di trovare una persona con un coltello di 18 centimetri e di essere aggrediti quando si qualificavano come carabinieri’?”.

‘Ultimo’, che nei giorni scorsi si è dimesso dalla carica di presidente del Sim (Sindacato Italiano Militare) Carabinieri, ha presentato denuncia nei riguardi del comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, “per aver impedito lo svolgimento di qualsiasi attività sindacale all’interno delle caserme, anche a seguito di specifiche richieste della nostra associazione, con una condotta di fatto manifestamente antisindacale, con conseguente grave danno economico, che a mio avviso deve trovare un giusto risarcimento in sede civile, per via degli oggettivi ostacoli alle iscrizioni”.



Antonio Peragine

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