Alla destra venezuelana il premio Nobel
Maria Corina Machado: Premio Nobel per la Pace 2025. Una voce coraggiosa per la democrazia e la libertà in Venezuela
Una scelta politica, scrive Trump sul suo social, una libera scelta dall’accademia dei Nobel per l’attività dell’anno precedente – secondo le regole del fondatore del premio – e non per quello che avviene in questi giorni.
Può non piacere alla sinistra italiana, ma la scelta di Maria Corina Machado è un segnale per il regime di Maduro che, ricordiamolo è quello che detiene ancora in carcere dal 15 novembre 2024, Alberto Trentini, cittadino italiano e operatore umanitario in Venezuela che è stato fermato dalle autorità venezuelane mentre svolgeva il suo lavoro per una ONG internazionale. Da quel giorno, Trentini è in isolamento totale, senza contatti con la sua famiglia, avvocati o rappresentanti consolari.
Il Premio Nobel per la Pace 2025 è stato assegnato a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e attivista per i diritti umani. La decisione, annunciata dal comitato dei Nobel, riconosce il ruolo fondamentale di Machado come paladina della democrazia e della pace in un Venezuela segnato da crisi politica, repressione e divisioni profonde.
Le motivazioni del Nobel
Nelle motivazioni ufficiali, il comitato dei Nobel ha sottolineato come Maria Corina Machado rappresenti “uno dei più straordinari esempi di coraggio civile in America Latina negli ultimi tempi”. La sua leadership ha saputo unificare un’opposizione politica precedentemente frammentata, trovando coesione nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo. Machado è stata definita una “coraggiosa e impegnata paladina della pace”, capace di mantenere viva la fiamma della democrazia anche nei momenti più bui.
Le prime parole di Maria Corina Machado: “Vinceremo”
Svegliata nel cuore della notte dalla videochiamata del segretario del comitato per il Nobel, Kristian Berg Harpviken, Machado ha commentato a caldo: “Ganaremos, vinceremo”. Ha aggiunto: “Stiamo lavorando molto duramente per raggiungere questo obiettivo, ma sono sicura che vinceremo.” Queste parole testimoniano il suo spirito incrollabile e la determinazione a proseguire nella lotta per la libertà e la giustizia, nonostante le difficoltà e le persecuzioni.

Cinque frasi per capire il pensiero di Machado
Nel corso degli anni, Maria Corina Machado ha espresso con forza e chiarezza i suoi ideali e le sue speranze per il popolo venezuelano. Ecco cinque delle sue frasi più significative, che sintetizzano il suo impegno e la sua visione:
- “Con o senza negoziazione, la tirannia se ne andrà.” (durante una conferenza stampa)
- “L’unica cosa che resta a Maduro è il terrore.” (intervista a El País, 28 luglio 2025)
- “Abbiamo bisogno che tutti voi alziate la voce per fermare la persecuzione, le violazioni dei diritti umani in Venezuela e per garantire elezioni libere ed eque che portino alla democrazia, alla libertà e alla pace nel nostro Paese.” (dichiarazione alle Nazioni Unite)
- “Renderemo il Venezuela una società luminosa, prospera, giusta e libera, dove i bambini torneranno e nessuno dovrà mai più lasciare il Paese.” (intervista con Elle)
- “Bisogna stare dalla parte della democrazia e della verità. Questo implica non cadere nei ricatti e nelle trappole che il governo di Maduro potrebbe mettere sul nostro cammino.” (intervista a Semana)
Un simbolo di resistenza civile
Maria Corina Machado è diventata il simbolo della resistenza civile in Venezuela. Con i suoi appelli costanti alla libertà, alla giustizia e alla democrazia, ha ispirato milioni di cittadini e attirato l’attenzione della comunità internazionale sulle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime di Nicolas Maduro. Come recita un antico proverbio italiano, “la speranza è l’ultima a morire”: Machado incarna questa speranza per il suo popolo, nonostante le avversità.
Conclusione
Il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2025 a Maria Corina Machado rappresenta un riconoscimento non solo alla sua persona, ma anche a tutti coloro che in Venezuela lottano quotidianamente per un futuro migliore. Le sue parole, il suo coraggio e la sua determinazione sono un faro per chiunque creda nella democrazia e nei diritti umani. Come lei stessa ha dichiarato: “Vinceremo”.
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