Aggressione a giornalisti a Islamabad
Pakistan: la polizia fa irruzione in un circolo stampa e aggredisce i giornalisti
Il 2 ottobre, la polizia avrebbe aggredito diversi giornalisti e distrutto la loro attrezzatura presso il National Press Club di Islamabad. La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) si unisce alla sua affiliata, la Pakistan Federal Union of Journalists (PFUJ), nel chiedere un’indagine approfondita per garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro senza timore di violenze e intimidazioni.
Gli attacchi sono avvenuti dopo che la polizia di Islamabad ha disperso una manifestazione del Comitato Congiunto d’Azione Awami del Jammu e Kashmir all’esterno del National Press Club. La polizia avrebbe circondato i manifestanti e picchiato con manganelli dimostranti e giornalisti che seguivano l’evento. Mentre i manifestanti cercavano rifugio all’interno del Press Club, la polizia avrebbe fatto irruzione nei locali, sfondando le porte e danneggiando le proprietà.
La violenza è aumentata quando la polizia è entrata nella mensa per arrestare i manifestanti, aggredendo e trascinando i giornalisti, tra cui il giornalista del Kashmir Raja Rukhsar, secondo quanto riportato online. La polizia ha anche danneggiato telefoni cellulari e telecamere, ha trattenuto brevemente due dipendenti del circolo stampa e ha ferito due fotografi e tre dipendenti del circolo stampa. Oltre 15 manifestanti sono stati arrestati durante l’incidente.
In risposta, gli organismi di rappresentanza dei giornalisti e le associazioni per i diritti dei media in Pakistan, tra cui la PFUJ, hanno annunciato un “Giorno Nero” a livello nazionale da celebrare il 3 ottobre, con bandiere nere issate nei circoli della stampa in tutto il Pakistan in segno di protesta. In una dichiarazione congiunta, la PFUJ e altre organizzazioni mediatiche hanno denunciato la violenza e sollecitato un’azione rapida contro i responsabili.
Il PFUJ ha dichiarato: “L’attacco al National Press Club è un attacco alla libertà di stampa e ai valori democratici, che non può essere tollerato in nessuna circostanza. Episodi come la brutalità della polizia sono deplorevoli, poiché equivalgono alla soppressione della libertà di espressione”.
L’IFJ ha dichiarato: “La violenza arbitraria delle autorità contro i giornalisti, in particolare all’interno del loro stesso circolo stampa, rappresenta una grave minaccia alla libertà di stampa e alla democrazia. L’IFJ condanna l’attacco e chiede un’indagine rapida e indipendente”.
L’IFJ rappresenta più di 600.000 giornalisti in 140 paesi
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