SAP, oltre cento agenti feriti per garantire la libertà di manifestare

SAP, oltre cento agenti feriti per garantire la libertà di manifestare
Foto di Jonathan Harrison su Unsplash

SAP denuncia l’alto prezzo dell’ordine pubblico: violenza, vandalismi e feriti in tutta Italia

SAP (Sindacato autonomo Polizia) accende i riflettori sul bilancio pesante di una settimana di proteste in tutta Italia.
Garantire la libertà di manifestare ha avuto un caro prezzo”, ha dichiarato il Segretario Generale Stefano Paoloni, sottolineando come più di cento agenti siano rimasti feriti mentre tutelavano il diritto costituzionale di esprimere le proprie idee.
Un quadro preoccupante, dove la libertà si è trasformata per alcuni in pretesto di violenza.

SAP mezzo busto uomo in giacca a cravatta
Stefano Paoloni Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia Sap – Creatorsmode

“In questi giorni le forze di polizia sono state impegnate su tutto il territorio nazionale in imponenti servizi per garantire a tutti la libertà di esprimere le proprie idee e di manifestare. Purtroppo i soliti professionisti del disordine hanno rovinato e inquinato quelle che sono libertà costituzionalmente previste. Oltre 100 agenti feriti, vetrine spaccate, macchine incendiate, monumenti imbrattati sono il prezzo pagato in questo lungo fine settimana”.

Lo ha dichiarato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni.

“Rivolgiamo un plauso – ha aggiunto il Segretario Generale del SAP – a tutti i colleghi che sono stati fortemente impegnati, anche con turni di 15 ore continuative, pur di garantire il servizio e la sicurezza delle piazze. Esprimiamo la nostra solidarietà agli agenti rimasti feriti, augurando loro una pronta guarigione e che possano tornare presto in servizio”.

“Auspichiamo da parte di politici, Istituzioni e associazioni una netta presa di distanza da questi violenti, tolleranza e accettazione significano esserne complici”, ha concluso Paoloni. (AGENPRESS)

Il segretario Generale del SAP  torna a chiedere maggiore tutela per chi ogni giorno indossa una divisa e garantisce la sicurezza del Paese, difendere i diritti dei cittadini non può significare sacrificare la sicurezza di chi li protegge e la domanda resta aperta: chi difende davvero chi ci difende?

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Redazione Radici

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