Una storia d’amore, solidarietà e rinascita

Una storia d’amore, solidarietà e rinascita

Dal cuore pulsante di Roma e Taranto nasce Falanthra di Daniela Lelli e Cesare Natale, l’associazione che trasforma l’amore in impegno sociale

Ci sono storie che attraversano il tempo, resistono alle intemperie della vita e, come semi custoditi pazientemente sotto la terra, un giorno germogliano rigogliose, portando con sé frutti inattesi di bellezza e solidarietà. È il caso di Daniela Lelli e Cesare Natale, due ex infermieri, due anime innamoratissime da giovani, travolte dalla tempesta degli eventi, separate per ben ventotto anni, fino a ritrovarsi e scegliere di camminare di nuovo insieme. La loro storia, che ha conquistato le pagine nazionali, non è solo una love story, ma diventa una potente metafora di rinascita, resilienza e impegno verso il prossimo.

Le radici: Roma, Taranto e la vocazione all’amore

Daniela Lelli nasce nella magica cornice di Roma, città eterna che culla sogni e desideri tra le sue antiche mura. Cesare Natale, invece, respira il profumo del mare di Taranto, città di confine, dove il vento salmastro porta racconti di fatica e speranza. Il destino li avvicina, unisce i loro cuori, e li appassiona alla cura degli altri, spingendoli verso una professione che è, prima di tutto, servizio: sono infermieri, figure di frontiera nei luoghi in cui il dolore e la speranza si alternano in silenzio.

Giovani, pieni di entusiasmo, si amano con ardore. Ma la vita, si sa, è maestra delle separazioni inattese: le strade si dividono, il tempo passa, il mondo si trasforma. Per ventotto lunghi anni i loro cammini scorrono paralleli, lontani, ma mai dimentichi l’uno dell’altra.

Il ritrovarsi: una seconda occasione per amare e servire

Il miracolo dell’amore avviene quando meno te lo aspetti. Daniela e Cesare si ritrovano, come due naufraghi che finalmente riconoscono la costa. C’è chi avrebbe potuto accontentarsi di vivere una felicità privata, ma loro scelgono una via diversa. Decidono che l’amore vero è quello che si espande, che si dona, che cerca ragioni profonde per abbracciare il mondo. Nasce così la loro attitudine all’amore, manifestata non solo nel rapporto reciproco, ma in una nuova missione: continuare a occuparsi dei malati, ma compiendo un salto di qualità, oltre la routine delle sale operatorie e delle flebo, superando i “fronzoli” del vecchio lavoro e inventando una nuova forma di cura.

La nascita di Falanthra: cultura e solidarietà come strumenti di cambiamento

Il 21 marzo 2014, nella stagione che segna il risveglio della natura, nasce Falanthra, Associazione Culturale Onlus. Il nome già racconta di visioni ampie e di radici antiche: Falanthra diventa un luogo in cui la cultura e la solidarietà camminano mano nella mano, intrecciando percorsi che vanno oltre il semplice assistenzialismo, puntando alla crescita e all’incontro.

L’associazione si sviluppa su due filoni principali: quello culturale e quello solidale.

Il filone culturale: l’arte come veicolo di partecipazione e crescita

Falanthra non si limita ad aiutare, ma vuole anche nutrire le menti e i cuori. Il filone culturale si traduce in incontri tra generi artistici e letterari, nella creazione di eventi che approfondiscono tematiche sociali e personali, promuovendo la partecipazione e la condivisione. L’arte diventa strumento di comunicazione, ponte tra le persone, mezzo per scoprire nuove prospettive e dare voce a chi spesso resta invisibile.

I laboratori, le letture, le mostre, i dibattiti organizzati da Falanthra offrono occasioni di formazione e di crescita, in cui la bellezza non è mai fine a se stessa, ma sempre legata all’impegno, alla ricerca delle proprie ragioni e al dialogo con il territorio.

Il filone solidale: prendersi cura di Taranto e del sociale come bellezza

Il secondo filone, quello solidale, si radica profondamente nella città di Taranto, in un momento storico in cui il bisogno di attenzione per il sociale si fa sempre più urgente. Daniela e Cesare vogliono dimostrare che la bellezza non è solo estetica, ma nasce anche dall’impegno per il prossimo. Il sociale diventa una forma di bellezza vissuta, condivisa, capace di migliorare non solo la vita dei singoli, ma la realtà circostante.

Per loro, solo attraverso l’amore verso gli altri, insieme alla ricerca delle proprie ragioni più profonde, si può affrontare la vita, superare le difficoltà, trasformare il disagio in opportunità di crescita e di cambiamento.

“Alzheimer più”: un progetto di inclusione e sostegno

Il cuore pulsante di Falanthra si concretizza in uno dei suoi progetti più innovativi e commoventi: “Alzheimer più”. Questo progetto nasce per essere un punto di incontro e di sostegno non solo per le persone affette da Alzheimer, ma, soprattutto, per i loro caregiver, coloro che ogni giorno affrontano la fatica e la solitudine di assistere chi perde i propri ricordi.

“Alzheimer più” si basa su pilastri fondamentali: incontro, socializzazione, laboratori, momenti conviviali, musica e gite. In un mondo che spesso isola chi è fragile, Falanthra propone spazi di relazione in cui la persona non è mai lasciata sola, ma circondata da una comunità inclusiva, pronta a valorizzare ogni istante di vita vissuta.

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Terrazza Falanthra: un luogo sospeso tra cielo e mare

Daniela e Cesare non si fermano alla teoria, ma mettono in pratica il loro ideale. Per realizzare “Alzheimer più”, mettono a disposizione la propria abitazione e il terrazzo a Paolo VI Taranto, al dodicesimo piano di un palazzo che guarda il Mar Piccolo. Nasce così “Terrazza Falanthra”, una terrazza inclusiva sospesa tra cielo e mare, luogo di incontro, festa, cura e bellezza.

Qui, persone diversissime si incontrano, ascoltano musica, partecipano a laboratori creativi, condividono pasti, raccontano storie, si sentono parte di qualcosa che va oltre la malattia, oltre il disagio. La terrazza diventa simbolo di apertura, di accoglienza, di speranza.

L’eredità di una storia: l’amore che cambia il mondo

La storia di Daniela Lelli e Cesare Natale non è solo un racconto romantico, ma una lezione di vita. Attraverso Falanthra, questa coppia straordinaria mostra che l’amore può diventare impegno concreto, che la solidarietà non è mai scontata e che, anche dopo anni di separazione, si può scegliere di tornare a donarsi agli altri, di reinventarsi, di trasformare il dolore in possibilità di rinascita per sé e per la propria comunità.

Taranto, grazie a Falanthra, vede nascere un nuovo modo di pensare il sociale, in cui la bellezza non è solo qualcosa da contemplare, ma da vivere, condividere e diffondere. Un modello che invita tutti a credere nell’amore come forza capace di cambiare il mondo. Vacanze estive con malati e parenti con il sostegno della Fondazione Duca E Duchessa di Valverde del Sovrano Militare Ordine di Malta. 

Conclusione: il futuro di Falanthra ODV

Il viaggio di Daniela e Cesare continua, sospinto da una passione che non conosce confini. Falanthra cresce, entra nel terzo settore, si rinnova, accoglie nuove sfide con la Casa dei Ricordi sempre con lo stesso spirito: unire cultura e solidarietà per costruire una comunità più inclusiva, capace di affrontare le difficoltà con coraggio e gentilezza. In un mondo che spesso divide, loro scelgono di unire, di abbracciare, di seminare bellezza.

E così, tra il cielo di Taranto e il mare che lambisce la terrazza, la loro storia continua a ispirare, a nutrire, a far crescere speranza. Perché, in fondo, il vero salto di qualità nella vita si fa solo quando si sceglie di amare, insieme agli altri, ogni giorno.

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