Il quinto giorno di guerra tra Israele e Iran

Analisi e aggiornamenti sulle tensioni geopolitiche
Situazione attuale
Israele è al quinto giorno di offensiva contro l’Iran, avanzando sia sul terreno sia con attacchi strategici. Il governo iraniano, in difficoltà, ha richiesto la mediazione americana e ha mostrato apertura verso negoziati sul nucleare. Questa situazione dimostra come stia funzionando l’attacco israeliano, senza dare giustificazione a Israele non possiamo dimenticare che si tratta di un paese governato da un sistema politico non democratico con profonde ripercussione sulle donne.
L’attacco alla tv iraniana
Israele ha colpito la sede della tv di Stato a Teheran, dichiarando che l’edificio era utilizzato per scopi militari. L’attacco è avvenuto durante una diretta televisiva. E questo è accaduto mentre la giornalista governativa era intenta a dichiarare che la comunicazione del regime sarebbe stata sempre presente anche durante la guerra. Poi la giornalista è scappata in diretta.
Il bilancio delle vittime fino a ieri conta 224 iraniani (per lo più civili) e 24 israeliani (tutti civili).
Strategia di Israele
Il premier Benjamin Netanyahu ha ribadito l’impegno verso la vittoria, non escludendo azioni contro la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei. Israele ha danneggiato il programma nucleare iraniano, distruggendo quasi tutte le centrifughe a Natanz, pur non riuscendo a compromettere il sito di Fordow.
Richiesta di mediazione
L’Iran ha sollecitato Oman, Qatar, Arabia Saudita e, indirettamente, il presidente americano Donald Trump per influenzare Israele a fermare l’aggressione. In cambio, Teheran si è dichiarata disponibile a una maggiore flessibilità nei negoziati sul nucleare.
Incognita Trump
La risposta americana rimane incerta. Al G7 in Canada, Trump ha criticato l’esclusione di Putin e si è rifiutato di firmare un invito congiunto alla de-escalation militare tra Iran e Israele, aumentando l’incertezza sul suo ruolo futuro. Quindi l’aggiornamento è legato al comportamento degli israeliani che hanno la possibilità di raggiungere Teheran e lo scopo è di rovesciare il sistema politico del paese.