Maria Rosaria Salito: una vita di poesia

Maria Rosaria Salito: una vita di poesia
MariaRosaria Salito autoscatto di Maria Calenda

Maria Rosaria Salito: la poetessa di Campagna

Maria Rosaria Salito ci accoglie nella sua casa, tra trofei, ricordi e libri che profumano di vita vissuta e versi profondi. Con un sorriso sincero e un buon caffè, ci accompagna in un viaggio attraverso la sua carriera letteraria, costellata di emozioni, premi e una passione inarrestabile per la parola scritta.

Ciao Maria Rosaria, come e quando ti sei avvicinata al mondo della poesia?

In realtà non lo so con precisione. Forse certe frasi ritmate sono sempre state dentro di me, anche prima di riconoscerle come poesie. Ho iniziato a scrivere quando ho imparato l’alfabeto, ma è verso gli otto anni che ho cominciato a imprimere pensieri più profondi sulla carta. Era un periodo difficile: mi sentivo costretta a inerpicarmi su sentieri tortuosi della mente, alla ricerca di una serenità che tardava ad arrivare.

Quali sono i tuoi ricordi più vivi dell’infanzia?

Ero la primogenita e fin da piccola mi prendevo cura di mia sorella, perché la mamma non stava bene. Ricordo quel senso di responsabilità precoce, ma anche una forza interiore che mi ha accompagnato fino ad oggi.

Come ti sei avvicinata al mondo dei concorsi letterari?

MariaRosaria mostra uno dei tanti riconoscimenti

A dire il vero, non avevo mai pensato di partecipare a un concorso. È stato mio marito Vincenzo, insieme a mia figlia Mina, a raccogliere le mie poesie e a mostrarle a una persona molto colta, che volle conoscermi. Scelse tre testi e li inviò a un concorso… e furono premiati tutti e tre! Da lì è iniziato tutto.

Oltre alla poesia ti sei dedicata anche all’impegno sociale e alla cultura. Raccontaci di più.

Sì, la politica in senso stretto non mi ha mai attratto, ma l’impegno sociale è stato sempre presente. Sono stata eletta come Commissario alle Pari Opportunità grazie a un concorso indetto dal sindaco Biagio Luongo, ed è stata un’esperienza formativa e intensa. Ho ricoperto il ruolo di vicepresidente e poi di direttrice dell’Associazione Culturale “J. Caramuel”. Ho scritto per vari giornali come Cronache del Mezzogiorno, Il Saggio e La Città, grazie anche al supporto di Enzo Landolfi. Ho collaborato come attrice e autrice con l’Associazione “Fili d’erba”, un centro d’eccellenza per persone con disabilità.

Hai pubblicato diversi libri, ce ne parli?

Le sue Mani sfogliano il primo libro

Il primo è una novella dedicata a Stella, una cagnolina incrocio tra un pastore tedesco e un collie, incontrata dopo il terremoto del 1980. Era diventata un simbolo di dolcezza e accoglienza.
Poi c’è Per amore di Luca, nato durante una vacanza in Puglia: un libro dedicato a mio nipote, con racconti in prosa e versi che trasmettono insegnamenti, arricchiti da schede operative curate da mia figlia Mina.

Ho scritto anche poesie musicate dal cantautore Manuel Miranda, due sillogi per bambini (Come la Fantasia), Rotta globulare, Poesie in Vernacolo e Mio per sempre, un’opera molto intima dedicata a mio marito Vincenzo. Le mie poesie sono state pubblicate anche nella collana Poeti di Ponte Vecchio e una è stata trasmessa in video da Dantebus.

Parliamo dei tuoi romanzi: come nascono le tue storie?

Il mio primo romanzo è nato da un dialogo con Giovanni Russo, Commissario E.P.T. di Salerno. Mi suggerì di scrivere qualcosa che raccontasse Campagna non solo storicamente, ma anche con un tocco di passione, mistero, amore. Dopo studi e approfondimenti, con il supporto dello storico Maurizio Ulino, ho dato forma al mio romanzo ambientato nel centro storico della mia città.

“Brigante per Amore” ha riscosso grande successo. Ce ne parli?

È un romanzo a cui tengo moltissimo, perché tocca un tema storico importante: il brigantaggio nel Sud Italia. Da piccola mi dicevano che la maestra aveva sempre ragione, ma non riuscivo ad accettare la narrazione su Garibaldi che con soli mille uomini conquistava un regno intero… Mi documentai e nacque questo romanzo, che racchiude il mio punto di vista.
Il 16 maggio 2018, il principe di Monaco mi ha stretto la mano con il libro Brigante per Amore nella sua, e anche Eugenio Bennato ha voluto contribuire scrivendone qualche riga. Teresa De Sio ha portato il romanzo a teatro e sono apparsa nel film Credo in un solo padre di Luca Guardabascio, così come in Sotto la cenere e Inseguito.

Quali novità ci puoi anticipare per il futuro?

A breve uscirà il mio nuovo romanzo I colori dell’amore, edito da Il Saggio, che affronterà con delicatezza il tema della bisessualità. Non voglio svelare troppo, ma posso dire che sarà un’opera ricca di sfumature. Inoltre, è in arrivo anche una nuova raccolta di poesie. Restate sintonizzati!

Conclusione

Maria Rosaria Salito è una voce autentica della cultura meridionale, capace di fondere l’impegno civile con la potenza della poesia e della narrativa. Un esempio di come la scrittura possa diventare strumento di memoria, consapevolezza e amore.

Maria Calenda

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