Pachino 2: Accoglienza, Storia, Geopolitica.

Pachino 2: Accoglienza, Storia, Geopolitica.

Pachino parte 2, tra ricordi e attualità 

Persona su una barca con lo sfondo del mare(Foto d’epoca gentilmente condivise da Giuseppe Campisi, provenienti dalla raccolta fb “C’era una volta Portopalo” realizzata da Dino Oliva.)

Come ha affrontato i cambiamenti la comunità di Pachino? Lo abbiamo approfondito con la dott.ssa Giuseppina Alescio e il suo Team……leggi il seguito.

A Pachino la migrazione non arriva solo via mare: si radica nelle strade, nei campi, nelle case condivise. La prima parte di questo reportage ha raccontato come, attraverso il lavoro silenzioso di associazioni locali come Stella Maris, il paese abbia costruito risposte concrete all’accoglienza. Tra lezioni di italiano, laboratori e percorsi di autonomia, l’integrazione prende forma giorno dopo giorno. Ma ogni arrivo ha una partenza, e ogni volto una storia più ampia.

Cosi, con una introduzione al contesto territoriale e socio economico, riprendiamo il discorso su Pachino iniziato con l’articolo del 12 aprile scorso.

Il Territorio

Pachino 2 persone in piedi su una barcaPachino è un comune situato nell’estremo sud-est della Sicilia (Italia). La sua superficie è di 51 km², la sua popolazione è di 22.144 abitanti con una densità di popolazione di 432,85 ab/km² . Negli ultimi vent’anni, a seguito dell’aumento degli sbarchi, Pachino ha registrato un aumento proporzionale dei cittadini stranieri a cui è stata concessa la cittadinanza italiana. Dai grafici ISTAT si rileva che gli uomini superano di gran lunga le donne. Dati confermati dai grafici relativi alle concessione della cittadinanza.

Secondo l’Organizzazione per la Gestione della Crisi Finanziaria (IFEL), il Comune di Pachino presenta alcune criticità. La conclusione si basa sulla struttura per età della popolazione, sulle dinamiche demografiche, sulle attività produttive, sulla presenza di servizi e attrattività del territorio e sulla capacità di reddito. Utilizzando questi parametri, l’analisi ha evidenziato che una percentuale considerevole della popolazione presenta un basso livello di istruzione. Inoltre, l’elevata domanda turistica non è supportata da un’offerta adeguata (IFEL, 2025).

Stella Maris

Come ha affrontato i cambiamenti la comunità di Pachino? Lo abbiamo approfondito con il team di Stella Maris che gestisce il centro SAI locale, toccando in particolare il processo di integrazione e l’eventuale reazione negativa della comunità locale nei confronti dei migranti.

La dott.ssa Giuseppina Alescio, primo responsabile e coordinatrice del team, ci illlustra tutti i diversi fattori appartenenti al paese di Pachino che sono da considerare: il fatto che sia una piccola borgata; la posizione geografica, che si trova nell’estremo sud dell’Italia e il livello culturale. 

Pachino 2 testo scritto su pergamenaQueste sono tutte componenti che contribuiscono a creare una comunità chiusa e caratterizzata da pregiudizi. Tuttavia, negli ultimi dieci anni la situazione sembra essere cambiata. Pachino sembra più aperta alla possibilità di accogliere i migranti, in particolare le aziende che richiedono ai migranti di lavorare per loro.

Pachino e il tessuto del cambiamento

Il cambiamento degli ultimi dieci anni, ci fa notare il team, non è avvenuto per caso. È il risultato di una presenza costante e visibile. La dottoressa Alescio e il suo team, l’avv. Sebastiana Dimartino, la dott.ssa Alessia Cammisuli e la dott.ssa Irene Lucifora non si sono limitate ad applicare protocolli: hanno abitato le storie, intrecciando rapporti umani con migranti e residenti, costruendo fiducia dove prima c’erano diffidenza e incertezza. Hanno scommesso sulla comunità, chiedendole non solo di accogliere, ma di partecipare.

Tra coloro che sono passati dal centro, molti oggi camminano autonomamente, come Kond Hamidou nel post sotto, dall’account Facebook di Stella Maris. Alcuni sono diventati punti di riferimento per chi arriva: aiutano nella traduzione come mediatori linguistici, accompagnano ai servizi, raccontano la propria esperienza come una possibile traiettoria. C’è chi si è diplomato, chi ha ottenuto la patente, chi ha scelto di restituire il sostegno ricevuto aderendo al Servizio Civile. Storie di ragazzi, piccole e grandi conquiste che, sommate, mostrano come l’integrazione possa essere reale, tangibile, misurabile, non nei grandi numeri, ma nei volti e nelle scelte quotidiane.

Pachino testo facebook

persona mostra un foglio

Ma Pachino non è un paese isolato. Le traiettorie che hanno portato fin qui centinaia di migranti non si spiegano solo con le dinamiche locali. Per comprendere appieno cosa accade nei piccoli centri come questo, è necessario volgere lo sguardo oltre il mare, verso i paesi di partenza. Le storie raccolte dal centro SAI affondano le radici in scenari più ampi, dove instabilità politica, interessi economici globali e crisi ambientali si intrecciano. Per capire davvero perché si parte, e perché si continua a partire, occorre analizzare quei contesti geopolitici che rendono la migrazione non una scelta, ma l’unica possibilità.

Dinamiche geopolitiche

Di Giuseppe Campisi

Oltre alle visioni politiche europee, ci sarebbero anche le dinamiche politiche sociali ed economiche nei diversi stati, come la Tunisia per esempio e l’Algeria alle prese con un allontanamento politico dall’Islam moderato e in rotta con il modello della Fratellanza Musulmana.

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In Libia regna ancora l’incertezza politica di un paese diviso in due, a Tripoli si è passati da una politica imperniata sul socialismo anti imperialista voluto dal colonnello Gheddafi, ad un paese diviso in due, dove nella parte est governata dal generale Kalifha Haftar regna il caos, ma resta comunque una base logistica per i disperati che cercano di raggiungere le coste europee. Questi provenigono dal Chad, dall’Egitto, dal Mali, dal Niger e dall’ Africa centro occidentale che riguarda paesi come Nigeria, Senegal e Burkina Faso, Costa d’Avorio. In sostanza tutti paesi sfruttati e sottoposti al gioco dei paesi più ricchi. Avere un stima precisa di ciò che accade in Africa, nei contesti socio politici e culturali è un’impresa ardua.

Ma la storia non finisce qui

Questa e’ solo una parte della situazione. Questa breve analisi e’ realizzata grazie ad una osservazione fatta attraverso occhi in grado di non soffermarsi su un unico punto, ma esplorare la situazione attraverso una visione di insieme. Ed abbiamo ancora molto da dire. I fatti non si sviluppano staccati l’uno dall’altro, c’è un filo sottilo che li lega, cosi sottile che e’ trasparente se non ci si sforza di vederlo. Ma ne parleremo nella terza parte. La storia continua…….

Alessandra Gentili

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