Lo Zen e Sofia Goggia : il benessere, un equilibrio per la vita

Sofia Goggia, simbolo di forza e velocità sulle piste, ha svelato un lato di sé che pochi conoscevano: la ricerca dell’equilibrio interiore.
Non ha cercato la felicità all’esterno, bensì dentro di sé.
Durante Abano Zen 2025, tra mindfulness e benessere, ha scoperto che la forza non è solo velocità, ma anche la capacità di fermarsi e ascoltarsi.
Alle 9:00, puntuale, Sofia partecipa alla lezione di benessere, accogliendo con naturalezza gli scatti e le conversazioni spontanee. Poi, nell’intervista, ogni domanda diventa un viaggio interiore, tanto significativo quanto quello sulle piste .
Sofia Goggia con il Sindaco di Abano Terme
Dove trova la motivazione più autentica?
“ La motivazione è dentro di te. È qualcosa che cresce nel profondo, una consapevolezza che nasce dall’amore per questo sport e dal privilegio di vivere una vita aspra, dura, ma incredibilmente appagante. Ogni giorno mi sveglio con la voglia di dare ancora qualcosa allo sci, di lasciare un segno, di spingermi oltre il limite per trovare nuove possibilità.”
C’è un ricordo speciale legato alle tue prime esperienze sulla neve?
“Ho iniziato a sciare in una piccola stazione sciistica, un luogo semplice, ma che ha forgiato la mia anima sportiva. Ricordo perfettamente la mia prima gara, avevo sette anni. Campionati italiani. L’adrenalina, l’emozione, la voglia di vincere. Appena tagliato il traguardo, ho cercato il volto di mia madre tra la folla, con gli occhi pieni di attesa. ‘Ho vinto, mamma?’ le ho chiesto. Lei mi ha guardato, con quel sorriso che ancora porto con me. ‘Hai vinto, Sofia!’ mi ha risposto. Quel momento è inciso nel mio cuore, il primo vero riconoscimento della mia strada.”
Com’è il suo rapporto con i genitori?
“La mia famiglia mi ha sempre dato tutti i mezzi per crescere, per diventare chi sono. Ma appena mi è stato possibile ho scelto l’indipendenza. Da subito ero concentrata sullo sport, sulla mia carriera. Amo la mia autonomia, la libertà di essere me stessa, ovunque mi trovi. La mia casa non è un luogo fisico, è dentro di me, nei miei valori e nelle mie convinzioni.”
Com’è il rapporto con le colleghe di sport?
“Lo sci femminile è un mondo intenso, competitivo. C’è una lotta costante, eppure io cerco di mantenere il mio equilibrio, la mia serenità. Il sistema sportivo richiede di essere sempre al massimo, di affrontare sfide con determinazione. Ma per me l’integrità è fondamentale: rispetto i valori con cui sono cresciuta e cerco sempre di essere giusta.”
Qual è stata la sfida più dura della tua carriera?
“L’infortunio dell’anno scorso è stato uno dei momenti più difficili. Ne ho vissuti tanti, ma quello è stato particolarmente duro. Riprendersi, ritrovare la forza dentro di sé, credere ancora nelle proprie capacità. Anche Pechino è stata una prova, ma ogni ostacolo mi ha insegnato qualcosa di nuovo su me stessa.”
La meditazione ti ha sostenuto nella tua carriera?
“La meditazione è il mio metodo per radicarmi e centrarmi. Quando la pratico, sento un’energia più alta, una vibrazione diversa. Discerno meglio, focalizzo gli obiettivi. E quando non la faccio, ne avverto subito la mancanza: la mia mente si muove più freneticamente, meno lucida. È una pratica che mi aiuta ad essere presente, a trovare chiarezza e forza interiore.”
Ci sono momenti in cui riesci a staccarti dalla concentrazione agonistica?
“Sì, è fondamentale. La gara richiede una concentrazione assoluta, ma poi bisogna sapere anche riposare, lasciar andare il risultato. Ho un cervello che corre veloce, sempre in movimento, ma imparo ogni giorno a trovare un equilibrio tra intensità e rilassamento.”
C’è un obiettivo specifico che senti di voler raggiungere?
“Sì. Voglio essere la migliore sciatrice e la persona migliore che posso essere, per me stessa. Non cerco solo vittorie, cerco crescita, evoluzione. Voglio guardarmi indietro e sapere di aver dato tutto, di aver vissuto pienamente il mio percorso.”
Luisa Muttin
foto di Riccardo Andolfo /SAY