Barbara la poetessa nascosta

Campagna la giovane poetessa si racconta nel salotto letterario di Maria Calenda
Oggi siamo con la poetessa Barbara Maiolino una giovane mamma di due bellissimi bambini. Nata a Viterbo si trasferisce a Campagna (Sa) all’età di 8 anni, svolge i suoi studi a Campagna fino all’età di 17 anni per poi far ritorno a Viterbo ma l’amore per Campagna non lascia speranze di restare lì, pochi giorni dopo i suoi 18 anni riscende per far visita ad una sorella e non lascia più quella cittadina che le ha rubato il cuore.
Nel periodo della sua adolescenza si avvicina molto alla lettura di molti autori in particolare della poetessa scrittrice statunitense Emily Dickinson, per poi allargare il suo giro anche ai generi Horror e romanzi gialli.
Fin quando un giorno dopo tante esperienze e situazioni che hanno fatto parte della sua vita, inizia così a buttare giù i primi versi aveva solo 14 anni quando raccoglie su un foglio le sue sensazioni, emozioni.
Il filone conduttore della sua poesia è la famiglia, scrive poesie per i suoi figli, per i nipoti, per la sua mamma, si concentra in particolare sulle storie d’amore, l’amore che spesso l’ha fatta soffrire ma che le ha dato la forza di racchiudere i suoi sentimenti in versi.
La poetessa Barbara ci racconta come il suo sogno potrebbe diventare realtà mettendo su una vera e propria pubblicazione, ma il suo spirito autocritico non le lascia scampo. Lei che ama tantissimo la natura che definisce lei stessa una cura il contatto con tutto ciò che appartiene all’essere naturale, gli animali, ma soprattutto tutte le forme d’arte come la fotografia intesa come una raccolta di ricordi o come la lettura un’evasione dal resto del mondo e da ciò che ci circonda e dal periodo che attualmente stiamo vivendo.
La sua vita la definisce un vero e proprio romanzo, ci racconta tra qualche riga di malinconia e di tristezza qualche aneddoto sulla sua mamma scomparsa prematuramente.
La poesia, versi scritti come custodia di memoria, per non dimenticare, un vero e proprio bisogno di portare alla luce le proprie emozioni, soprattutto alla fine di una giornata, il continuo confrontarsi con una penna e una foglia di carta, la poesia come purificazione della vita quotidiana.
Posso dire che attraverso Barbara la poetessa nascosta ho percorso questo viaggio nei versi di questa giovane mamma, sperando che un giorno ci sorprenda con una vera pubblicazione e che porti ben presto alla condivisione di tutti l’amore per la poesia, che sia un messaggio di coraggio e di luce.