“Badalada” e altre magie: la Gen Z parla una lingua tutta sua (e noi boomers muti)

“Badalada” e altre magie: la Gen Z parla una lingua tutta sua (e noi boomers muti)

Avete presente quando ascoltate due ragazzə della Gen Z parlare e vi sembra di stare spiando una setta segreta con un lessico tutto loro?
Ecco, benvenuti nel nuovo dizionario del disagio (nostro) e della consapevolezza (loro).
L’ultima parola diventata virale? Badalada.
E no, non è un nuovo cocktail da aperitivo.

Sui social impazza questa parola portoghese che – spoiler – non trovate sul Devoto-Oli.
“Badalada” nasce come “rintocco di campana”, ma TikTok e Instagram l’hanno ribattezzata a modo loro: ora è un mantra, un mood, uno stile di vita.
Una roba tipo: “Ama te stessa, rivendica chi sei, e non lasciare che il mondo ti zittisca”.
Tutto questo, condensato in una sola parola. Più comodo di un hashtag.

E non è finita qui: essere badalada vuol dire anche brillare senza filtri (letteralmente, visto che i filtri non li vogliono più), accettarsi così come si è, e stringere alleanze tra donne, ragazze, persone. Altro che “sei bellissima”: adesso il complimento top è “sei badalada”, cioè vera, tosta, libera.
Altro che Barbie: la nuova icona ha le occhiaie, ma anche le idee chiare.

Questo modo di parlare, però, non è solo moda.
È identità.
È resistenza passiva contro un mondo che ti vuole perfetto, muto e obbediente.
La Gen Z non urla: posta.
Non scende in piazza: lancia trend.
Non scrive trattati femministi: usa una parola da tre sillabe che fa più rumore di un editoriale intero.

E mentre noi stiamo ancora cercando di capire se “cringe” sia un insulto o una diagnosi, loro ci passano sopra con parole nuove, leggere e taglienti come bisturi.
Ma attenzione: dietro ogni meme c’è una rivendicazione, dietro ogni trend una battaglia culturale.

Quindi, la prossima volta che vedete una caption con scritto “Feeling badalada”, non alzate gli occhi al cielo.
Forse quella foto racconta più forza e consapevolezza di un’intervista a reti unificate.

La Gen Z sta davvero inventando una nuova lingua o siamo noi che abbiamo smesso di ascoltare?

Vera Tagliente

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