Un Papa americano quando la chiesa non conosceva l’America

Un Papa americano quando la chiesa non conosceva l’America

La Chiesa di Roma che quando è nata non sapeva neanche dell’esistenza del continente Americano oggi si ritrova il secondo capo della Chiesa che viene da quel lungo continente.

Prima Bergoglio, dal cognome italiano e proveniente dall’argentina, che a detta di molti è una seconda Italia, oggi si confronta con un Papa nato negli Stati Uniti d’America ma che parla Spagnolo e abbraccia le istanze dell’America Latina, più povera degli Stati Uniti e della stessa Europa.

Proviene da una lunga permanenza in Perù, così lunga che ha chiesto la cittadinanza lì e probabilmente si ritiene più peruviano di quanto si ritenga Americano.

Le elezioni del nuovo Papa, non sono mai una “casualità” come forse avviene per la politica, perché il governo della Chiesa ha una visione più lunga della più immediata legislatura, la Chiesa guarda al prossimo millennio o quantomeno al prossimo secolo.

Papa Leone XIV non si discosta molto dalla formazione di Bergoglio, ma il suo approccio è più missionario che rivoluzionario, più teso al confronto che allo scontro, un pontificato teso alla costruzione di nuovi approcci alla vita umana in un’ottica sociale.

Bergoglio ha preso su di sé il grave compito di fare entrare la vita degli ultimi nei palazzi dello Stato Pontificio, ha sfidato i privilegi della Chiesa, ha fatto entrare l’attualità del mondo nella dottrina della Chiesa.

Leone XIV si propone di creare le connessioni tra questi mondi, tra il mondo del lavoro, della marginalità, della Chiesa, delle istituzioni, un dialogo anche tra le religioni in chiave sociale, ma questo è tutto nelle intenzioni, per ora è un lungo cammino che la Chiesa di Leone XIV si propone di fare e il lavoro di Bergoglio fatto in questi anni, è una buona base per iniziare questo dialogo.

La Chiesa aldilà di come la si pensi, è il governo del mondo dei cristiani, travalica i governi e gli esercito e si propone di portare la pace prima che tra i governi, tra gli interessi economici, tra gli uomini di potere, prima di ogni cosa nel cuore della gente.

Lo strumento che conosce meglio la Chiesa per riportare la pace nel cuore di tutti noi è la preghiera e in questo secolo, di enormi cambiamenti, l’attività pastorale, sembra il lavoro più ambizioso e gratificante, che un uomo e una donna possano fare, per restituire pace ad una umanità spaventata, tesa, arrabbiata, confusa e disorientata.

Papa Leone XIV sembra proprio l’uomo giusto a questo scopo, sembra che lo scopo di una Chiesa in cammino, che raccolga tutte le istanze di una umanità persa e confusa, sia l’obiettivo di questo pontificato, a cui auguriamo tutti un buon lavoro.

Angarano Valentino

Redazione

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