“Dall’io al noi”: voci che costruiscono ponti al Salone del Libro 2025

“Dall’io al noi”: voci che costruiscono ponti al Salone del Libro 2025

di Alessandro Di Iorgi 

La seconda giornata del Salone Internazionale del Libro di Torino, venerdì 16 maggio, ha proseguito il percorso avviato nel segno del tema di quest’anno, “Le parole tra noi leggere”, offrendo un ventaglio di incontri in cui la cultura ha saputo farsi ponte tra generazioni, linguaggi e sensibilità diverse.

Tra gli appuntamenti più attesi, il dialogo tra Luciano Ligabue e il cardinale Matteo Zuppi ha riempito l’Auditorium del Lingotto, con un confronto intenso sui temi della spiritualità, della responsabilità pubblica e del potere trasformativo della narrazione. L’incontro ha confermato il desiderio di molti di ascoltare parole che escano dalla superficie e sappiano toccare corde personali e collettive.

Nel pomeriggio, Roberto Vecchioni ha presentato il suo nuovo libro L’orso bianco era nero, conducendo il pubblico in una riflessione sul valore originario della parola e sulla sua capacità di custodire la memoria e generare senso.

La giornata ha visto anche la partecipazione di Zerocalcare, ospite di un affollato incontro sul fumetto come forma espressiva critica e popolare, e di Toni Servillo, protagonista di un confronto dedicato alla voce, al linguaggio teatrale e al rapporto con il testo scritto. Con lui, lo scrittore Francesco Piccolo ha condiviso riflessioni sulla narrazione come costruzione del sé e degli altri.

Tra gli altri ospiti di rilievo presenti oggi, lo storico Alessandro Barbero, e l’attore e autore Paolo Nori, ognuno dei quali ha portato al pubblico parole capaci di aprire nuove prospettive sulla realtà, sulla storia e sulla nostra relazione con la lingua.

Il Salone ha confermato anche oggi un’affluenza vivace, con un pubblico intergenerazionale, attento e coinvolto. Lunghe file, sale piene, attenzione costante: segni evidenti di un desiderio collettivo di ascolto, approfondimento e incontro.

La manifestazione prosegue fino a lunedì 19 maggio, con un programma ancora ricco di appuntamenti che attraversano letteratura, giornalismo, filosofia, attualità e arti visive, mantenendo viva l’idea che le parole — quando autentiche — possono davvero unire. 

Redazione

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