Separarsi? Affidatevi a un libro!

Separarsi? Affidatevi a un libro!

Avvocato Missiaggia: è possibile anche in due ore “Già nel 2004 promuovevo tale strada, come una forma di “saggezza” soprattutto genitoriale” 

“Separiamoci in due ore”, è questo il titolo della pubblicazione edita da Key dell’Avvocato del foro di Roma Maria Luisa Missiaggia che sta facendo molto parlare in ambito di crisi matrimoniali, giacchè, come anche l’autrice spiega sin nei minimi dettagli, l’intesa (ossia la luce) tra gli ex coniugi può finalmente diventare realtà. Una vera e propria speranza per tabulas quella del legale, soprattutto per chi sta attraversando un calvario con tempi biblici tra aule giudiziarie, dibattiti processuali e studi legali.

Di separazioni e divorzi ne è esperta l’avvocato Missiaggia, titolare dello studio legale Missiaggia & Partners con sede nella centralissima Via Veneto, specializzata in Diritto di Famiglia, fondatrice peraltro anche dell’Associazione Studiodonne Onlus (www.studiodonne.it), attraverso la quale è molto attiva in ambito social. Il saggio fornisce uno strumento chiaro e concreto al fine di arrivare ad un accordo che – senza ombra di dubbio – appare l’unico modo per trovare l’intesa giusta in un’epoca storica in cui c’è estrema necessità di recuperare serenità e voglia di rifarsi una vita.

 La stessa autrice ammette: “La considererei più una consapevolezza! Perché – terminato l’affetto o l’amore – quando ci sono comunque delle divergenze di punti di incontro, maturità vuole che si può realmente auspicare ad un’intesa rapida”.

“Il primo suggerimento che io do – prosegue la Missiaggia in alcune interviste – è quello di prefissarsi un obiettivo personale. Porsi delle domande chiare: ‘cosa voglio io?’. Sovente, quando si è in lite con l’altra parte si è concentrati su quello che vuole l’atro e meno su se stessi. E quindi… ‘Cosa voglio raggiungere e in quanto tempo?’. Con le indicazioni precise del mio assistito sappiamo come muoverci al meglio”.

Alla domanda sui figli tuttavia è intransigente: “L’accordo è la condizione migliore, perché i bambini – vera parte fragile del sistema separazioni e divorzi – subiscono moltissimo il conflitto dei genitori. Statisticamente appurato che il bambino con genitori in conflitto è un bambino che avrà molti disturbi psicologici:dalla rabbia alla disfunzione comportamentale. E’ tutt’altro scenario dinanzi a due adulti capaci di separarsi e di comprendere che i loro bambini hanno il diritto di stare con entrambi. Su una ‘visione’ non sono molto allineata rispetto ad altri miei colleghi: la frequentazione paritetica. Tradotto: il bambino ha necessità di una sola casa, di un luogo fisso dove vivere, ma con il diritto di frequentare l’altro genitore senza essere tirato perennemente per la giacchetta”.

“Chiariamoci, tutto va a seconda della conoscenza delle persone. Entro nei panni del mio interlocutore, diventando io il o la cliente. E credetemi, spingere per l’accordo è a volte più complesso e faticoso che andare a processo. Nell’accordo è l’avvocato che si sostituisce al magistrato ed è lui il responsabile di quello che vi è riportato nella transazione, accollandosi delle responsabilità elevate. Oggi con la riforma Cartabia, un legale che riesce a chiudere un patto in tal senso tra le parti è considerato un professionista stimato”.

Mirko  Crocoli

Redazione

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