Conclave, ma di chi? Quando il “tutto il mondo” dimentica la metà del pianeta

A sentire certi giornalisti, pare che questo Conclave sia “il più rappresentativo di sempre”.
“Mai come questa volta è rappresentato tutto il mondo”, dicono gongolanti, come se bastasse la provenienza geografica a colmare secoli di esclusione.
Peccato che, a conti fatti, manchi esattamente metà del mondo: le donne.
Sì, perché nel Conclave, quell’assemblea tutta maschile che sceglie chi guiderà spiritualmente oltre un miliardo di persone (tra cui molte donne), le donne non solo non votano.
Non siedono.
Non parlano.
Non esistono.
E no, prima che parta il coro del “ma non è il loro ruolo”, rispondo: nemmeno dovrebbe esserlo, il ruolo di eternamente escluse.
Non sono qui a invocare un “Conclave femminile” a mo’ di rivalsa o revanche di genere – non è questo il punto.
Una segregazione al contrario sarebbe solo la stessa gabbia pitturata di rosa. Il punto è: com’è possibile che nel 2025 l’unica certezza ecclesiale sia ancora quella dell’esclusione sistemica delle donne?
E soprattutto: com’è possibile che questo non scandalizzi anche molte donne credenti?
Quelle stesse che ogni domenica aprono le porte della chiesa, organizzano il catechismo, puliscono gli altari, fanno volontariato e tengono in piedi le comunità parrocchiali da sempre.
Le stesse che il clero chiama “colonne della chiesa”… ma che poi non vengono mai invitate al tavolo dove si decidono le sorti dell’edificio.
La teologia è complessa, la dottrina pure.
Ma la realtà è molto semplice: la chiesa cattolica è un’istituzione in cui il potere è ancora prerogativa esclusiva di maschi celibi.
E non perché Dio lo voglia – che questa è sempre la scusa d’ordinanza – ma perché così ha deciso un sistema patriarcale che si autorigenera sotto i paramenti sacri.
E allora una domanda, provocatoria ma legittima, la voglio lasciare sul tavolo: davvero credete che la mela di Eva ci abbia condannate per sempre?
O forse è solo una comoda scusa per lasciare il potere sempre nelle stesse mani?
E voi, donne credenti o no: vi basta più il ruolo di devote?
O comincia a starvi stretto il silenzio a cui vi hanno abituate?
Vera Tagliente