Torino torna a essere capitale della cultura con la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro

Torino torna a essere capitale della cultura con la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro

Di Alessandro Di Iorgi

Torino torna a essere capitale della cultura con la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, in programma dal 15 al 19 maggio. Nei padiglioni del Lingotto, la parola scritta sarà ancora una volta protagonista, in un’edizione che guarda al futuro con occhi attenti e cuore aperto.

Il tema scelto quest’anno, “Le parole tra noi leggere”, richiama il valore del linguaggio come strumento di ascolto, leggerezza e comprensione profonda. Non si tratta di parole superficiali, ma di parole che, capaci di viaggiare da persona a persona, colmano distanze e ricuciono legami.

Tra gli ospiti più attesi, spiccano nomi di grande rilievo della scena letteraria e culturale: Yasmina Reza, scrittrice e drammaturga francese tra le voci più interessanti della narrativa contemporanea; Joël Dicker, amatissimo dai lettori di tutto il mondo; Jhumpa Lahiri, che continua a esplorare con finezza i temi dell’identità e del linguaggio. Presenze che contribuiscono a rendere il Salone un evento internazionale, dinamico, in dialogo con il mondo.

Ma non saranno solo le firme affermate a risplendere: largo spazio anche ai giovani autori, ai nuovi linguaggi, al confronto tra generi. Una sezione interamente dedicata all’adolescenza e alla crescita offrirà incontri pensati per ascoltare e coinvolgere le nuove generazioni. Tra le novità, anche la partecipazione del rapper Salmo, che interverrà in un dibattito sulla creatività e la parola come forma di espressione autentica.

Fondamentale anche la presenza delle regioni, con una forte partecipazione della Puglia, che porterà numerosi editori e opere di forte impatto civile, narrativa del Sud e progetti dedicati al racconto del Mediterraneo, crocevia di culture e storie.

L’atmosfera del Salone rimane quella di sempre: familiare, vivace e riflessiva. Ogni corridoio, ogni stand, ogni sala incontri diventa uno spazio in cui le parole respirano, cambiano prospettiva e si trasformano in materia viva.

Il Salone del Libro 2025 promette non solo novità editoriali, ma anche visioni. Un invito a fermarsi e ascoltare. Perché, alla fine, leggere è ancora uno dei gesti più rivoluzionari.

Redazione Radici

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