Per ANPI il 25 aprile sul palco un palestinese

Per ANPI il 25 aprile sul palco un palestinese
KHAN YUNIS, GAZA - OCTOBER 26: Relatives of the Palestinians who lost their lives in the Israeli army's attack on Rafah mourn after the bodies are brought to the Nasser Hospital for burial in Khan Yunis, Gaza on October 26, 2024. ( Abed Rahim Khatib - Anadolu Agency )

Lettera aperta all’ANPI: A Milano, il 25 aprile sul palco un rappresentante della comunità palestinese

Siamo persone iscritte all’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, cittadine e cittadini antifascisti e impegnati in diverse associazioni e organizzazioni della società civile, che lottiamo per la Pace e la Giustizia sociale e ambientale e giorno dopo giorno contrastiamo l’indifferenza, l’apatia, l’ipocrisia, la manipolazione dei fatti e della verità.

Siamo persone profondamente ferite nella nostra umanità e non sopportiamo lo sterminio sistematico del popolo palestinese, che si configura come vero e proprio genocidio con deportazioni e appropriazioni coloniali di terre e territori palestinesi; con oltre 50.000 uccisi di cui circa 20.000 bambini – la strage degli innocenti e l’annientamento della possibilità di futuro -; con le città rase al suolo, gli ospedali e le scuole e le infrastrutture ridotte in macerie; con i blocchi degli aiuti umanitari, le malattie e la fame; con le stragi di medici e personale sanitario, di volontari e operatori umanitari; con  210 giornalisti ammazzati per nascondere l’orrore… (cfr. le indagini in corso e le risoluzioni della Corte Internazionale di Giustizia e di quella penale, i rapporti dell’ONU e degli organismi internazionali di tutela dei diritti umani, le inchieste e i report di O.N.G. e di giornalisti e video-fotoreporter, ecc.).

Siamo persone consapevoli dell’estrema gravità della situazione mondiale, dilaniata da 56 guerre in corso di cui una – quella russo-ucraina – nel cuore dell’Europa, in un contesto ambientale e sociale che viene sconvolto da un capitalismo sfrenato rapace e distruttivo.

Siamo persone fortemente preoccupate per le sorti dell’umanità che rischia di precipitare nel baratro della terza guerra mondiale e nell’apocalisse nucleare, ma contrastiamo giorno dopo giorno le minacce dei potenti del mondo che cercano nella loro follia di dominarci con la paura e il terrore, lo sfruttamento e l’impoverimento, il peggioramento generale delle condizioni di vita e l’attacco ai fondamenti della democrazia rappresentativa e partecipativa.

Siamo persone, cittadine e cittadini, che sentiamo l’anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo – l’80mo che cade in un momento drammatico per le sorti dell’umanità – come una grande occasione per riflettere e valorizzare la storia resistenziale e liberatoria per cambiare rotta nel presente e costruire un futuro di pace, libertà, uguaglianza e solidarietà.

Siamo persone, cittadine e cittadini, che riteniamo il corteo nazionale del 25 aprile un momento di partecipazione attiva ed espressione di denuncia e di protesta e di proposta, in cui i veri protagonisti devono essere chi rappresenta un popolo a rischio di annientamento, e chi opera in movimenti e gruppi che vogliono e preparano la pace con strumenti di pace.

Riteniamo doveroso e necessario non solo fare memoria e celebrare il Movimento di Liberazione dal nazifascismo, nel suo ottantesimo, ma renderlo attuale ridando vita ai suoi ideali e ai suoi propositi e obiettivi nel mondo di oggi.

Chiediamo quindi che, a conclusione del grande corteo nazionale del 25 aprile 2025, sul palco di Piazza del Duomo a Milano, prendano la parola chi è portavoce della comunità palestinese in Italia e in Lombardia, e chi rappresenta realtà israelo-palestinesi e russo-ucraine che praticano convivenza pacifica e impegno civile, per la pace e i diritti umani, contro la guerra e il riarmo.

Milano, aprile 1945-2025.    

Redazione

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