“Non sono un serial killer. Posso salire da te?”

Mark Samson e i messaggi a un’altra ragazza prima e dopo aver ucciso Ilaria Sula
Nei giorni in cui Ilaria Sula è stata uccisa, Mark Samson stava tempestando di messaggi un’altra ragazza (conosciuta da qualche giorno in chat) e le chiedeva insistentemente di vedersi. In un messaggio le scrive pure: “Non sono un serial killer”
Autore: Marcella Piretti
BOLOGNA – “Vuoi che ci vediamo a parlare di tutti i nostri problemi? Tranquilla, non sono un serial killer“. Sono gli agghiaccianti messaggi che Mark Samson, il 23enne che ha ucciso a coltellate la sua ex fidanzata Ilaria Sula, ha scritto a un’altra ragazza, in una chat su whatsapp, nei giorni in cui ha ucciso la sua fidanzata, sia prima che dopo. I messaggi sono stati mostrati ieri sera durante la trasmissione Chi l’ha visto, che ha intervistato la ragazza con cui il 23enne di origine filippina si è scambiato i messaggi.
UNA PIOGGIA DI MESSAGGI
I due ragazzi sono entrati in contatto su una pagina social per ragazzi che vivono a Roma: il primo contatto è del 22 marzo, tre giorni prima del delitto. Lui le chiede di vedersi la sera stessa, con messaggi e vocali. La ragazza prende tempo e Mark Samson le chiede informazioni su dove vive e con chi vive (“Hai coinquilini?”) e sempre in quei giorni le manda anche foto per farle vedere che era nella zona dove lei abitava.
LA ‘DEEP NIGHT’
Le propone anche di vedersi per una “deep night“. Lei non sa cosa sia e lui glielo spiega via messaggio: “Parliamo tipo di tutti i nostri problemi o di cazzate di notte col silenzio ahahah solo se ti va di ospitare uno sconosciuto (faccetta che ride) non sono un serial killer che sia chiaro“. In pratica una seduta di ‘confessione’ aperta, mentre si beve, raccontando a un’altra persona come ci si sente e che problemi si hanno in quel periodo. Mark Samson non le scrive nulla del fatto di essere stato lasciato nè nulla.
C’È UN MESSAGGIO ANCHE LA MATTINA DEL DELITTO
Nel frattempo, si è arrivati al 25 marzo: quella sera, Ilaria Sula va a casa di Mark Samson, che si ferma a dormire da lui. L’omicidio, ha raccontato il killer, sarebbe avvenuto la mattina dopo, tra le 9 e le 11, pare dopo che lui aveva letto un messaggio, arrivato sul cellulare di Ilaria, da parte di un altro ragazzo. Quella stessa mattina, alle 10, Samson scrive a questa ragazza ‘buongiorno’ e una risatina. Lei non gli risponde nulla: non le piaceva il fatto che lui continuasse a mandarle foto che lo localizzavano vicino a casa sua. La sera del 26 marzo (nel pomeriggio il 23enne si è liberato del cadavere di Ilaria buttandolo in un dirupo a 40 chilometri da Roma) gliene manda un’altra e le chiede se può portarle dei cornetti, mandandole pure la foto della pasticceria: “Posso stare da te?“. Alla ragazza la cosa non piace più, non gli risponde e gli dice basta. Mark Samson poi prova a riscriverle anche il giorno dopo, chiedendole ancora di vedersi. Le dice che ha passato la notte da un amico.
IL PRANZO CON L’AMICA DI ILARIA
Di questa ragazza che Chi l’ha visto ha intervistato c’è un accenno anche nell’ordinanza di custodia cautelare del gip. Perchè quando il giorno dopo il delitto Mark Samson si vede a pranzo con un’amica di Ilaria Sula (mangiano una piadina e lui fa finta di nulla) , il 23enne spiega che avrebbe preso i cornetti per un’altra ragazza. Questa che lui aveva tempestato di messaggi, appunto.
fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it