Trump congela i fondi per l’USAID

Decine di donne afghane rischiano di tornare in patria nelle mani dei talebani
AgenPress – Oltre 80 donne afghane fuggite dai talebani per proseguire gli studi in Oman rischiano ora di essere deportate nuovamente in Afghanistan, a seguito del congelamento totale dei programmi di aiuti esteri da parte dell’amministrazione Trump.
Finanziate dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), le loro borse di studio sono state bruscamente interrotte dopo il congelamento dei finanziamenti ordinato dal presidente Donald Trump al suo ritorno in carica a gennaio.
“È stato straziante”, ha detto una studentessa alla BBC, parlando in forma anonima per paura di rappresaglie. “Tutte erano scioccate e piangevano. Ci hanno detto che saremo rispediti indietro entro due settimane”.
Da quando hanno ripreso il potere, circa quattro anni fa, i talebani hanno imposto restrizioni draconiane alle donne, tra cui il divieto di accesso alle università.
I finanziamenti degli Stati Uniti hanno permesso a migliaia di donne afghane di studiare all’estero o di proseguire gli studi online, ma molti di questi programmi sono ora sospesi.
Il congelamento degli aiuti da parte dell’amministrazione Trump ha incontrato ostacoli legali, ma migliaia di programmi umanitari in tutto il mondo sono stati interrotti o messi a repentaglio mentre la Casa Bianca cerca di tagliare miliardi di spesa pubblica.
Gli studenti dell’Oman affermano che sono già in corso i preparativi per il loro rientro in Afghanistan e hanno fatto appello alla comunità internazionale affinché “intervenga con urgenza”.
La BBC ha visionato le e-mail inviate agli 82 studenti, in cui venivano informati che le loro borse di studio erano state “sospese” a causa della conclusione del programma e dei finanziamenti USAID.
Le e-mail, in cui si riconosce che la notizia sarà “profondamente deludente e inquietante”, fanno riferimento alle modalità di viaggio di ritorno in Afghanistan, che hanno causato allarme tra gli studenti.
“Abbiamo bisogno di protezione immediata, assistenza finanziaria e opportunità di reinsediamento in un paese sicuro dove poter continuare la nostra istruzione”.