8 marzo – Ferdinandi (Anci): “Nel 1986 le sindache erano 154, oggi quasi 1200. Continuare così”

Il dossier Anci, in allegato, ha toccato anche l’analisi sul personale comunale che evidenzia una crescente femminilizzazione, con il 57 per cento delle assunzioni stabili destinate a donne
ROMA – “Nel 1986, anno della mia nascita, le sindache in Italia erano 154; oggi, siamo quasi 1200. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, fianco a fianco, con la consapevolezza che il domani è ancora nostro”. Lo dichiara la sindaca di Perugia e delegata Anci alle Pari opportunità, Vittoria Ferdinandi, commentando i dati del dossier Anci “Donne in Comune” presentato in occasione dell’8 marzo.
“I dati presentati – spiega la delegata Anci – delineano un quadro incoraggiante: la rappresentanza femminile ha raggiunto il 34,1 per cento, con un notevole incremento rispetto al passato. Questo risultato è il frutto di un impegno collettivo e di politiche che, grazie al contributo delle donne, hanno promosso inclusione e valorizzazione del talento femminile. Tuttavia, non possiamo fermarci qui”.
Secondo la sindaca di Perugia “una delle evidenze più positive è rappresentata dall’aumento delle donne in ruoli di maggiore responsabilità, come ambiente e lavori pubblici, settori tradizionalmente dominati dagli uomini. Questo cambiamento non solo arricchisce la qualità della governance locale ma segna anche un passo verso una società più inclusiva, dove ogni voce ha pari dignità e peso”.
Resta tuttavia il divario territoriale nella rappresentanza femminile “che rimane significativo – sottolinea Ferdinandi – con il Nord-Est e il Centro in una posizione di leadership rispetto al Sud e alle isole. È fondamentale impegnarsi a garantire pari opportunità a livello nazionale, affinché ogni donna, indipendentemente dalla propria origine geografica, possa aspirare a ricoprire ruoli di leadership”.
Lo studio Anci ha toccato anche l’analisi sul personale comunale “che evidenzia una crescente femminilizzazione, con il 57 per cento delle assunzioni stabili destinate a donne. Questo dato riflette un cambiamento culturale in atto, dove le donne non solo occupano posizioni di responsabilità, ma contribuiscono attivamente alla costruzione di un’amministrazione pubblica più aperta e preparata”.
“Secondo l’indice globale sul genere – rimarca ancora la sindaca di Perugia – investire nelle pari opportunità potrebbe far crescere il PIL europeo dal 6 al 9 per cento. Il lavoro da fare è ancora immenso, ma come evidenziato dalla ricerca Anci, gli sforzi di questi anni hanno iniziato a portare cambiamenti tangibili. È nostra responsabilità – conclude quindi Ferdinandi – continuare a promuovere politiche che incentivino la partecipazione femminile, assicurando un futuro in cui le donne possano essere protagoniste non solo nelle istituzioni, ma in ogni ambito della vita sociale ed economica”.