Azione non convenzionale per rompere il silenzio

Azione non convenzionale per rompere il silenzio

Cop16 biodiversità: dal WWF una mobilitazione ‘non convenzionale’ per rompere il silenzio su un appuntamento internazionale fondamentale 

Attivisti in piazza oggi per chiedere più attenzione su un evento cruciale per tutto il mondo: oggi oltre il 50% del PIL globale è direttamente collegato ad attività dipendenti dalla biodiversità

“A rompere il muro di silenzio sulla COP16”: ci ha provato oggi il WWF con un colorato flash-mob a Largo di Torre Argentina, nel cuore di Roma. Francesco Petretti, noto naturalista e divulgatore, con fogli e pennarelli, è stato protagonista di una vera e propria lezione sulla biodiversità all’aperto, con l’obiettivo di raccontare a curiosi e passanti quanto dalla salute della natura dipendano anche la nostra salute e il nostro benessere. Intorno a lui, attivisti dell’associazione del Panda e di altre organizzazioni, che hanno indossato colorate maschere di animali, e innalzato cartelli, striscioni e bandiere per sottolineare la necessità di una maggiore consapevolezza dei pericoli che sta correndo l’ecosistema Terra nel quale viviamo e che è minacciato da una crisi di biodiversità senza precedenti.

Sono pochissime, infatti, le persone che sanno che dal 25 al 27 febbraio la sede della FAO di Roma ospiterà le sessioni supplementari della COP16 della Convenzione sulla Diversità Biologica, dopo la battuta di arresto registrata a Cali, in Colombia, a fine ottobre. Eppure, si tratta di un appuntamento fondamentale perché le Parti della COP (principalmente i governi) avranno una nuova possibilità per fare in modo che il Quadro Globale per la Biodiversità deciso nella COP15 svoltasi a Kunming-Montreal nel 2022 non resti solo una bella dichiarazione d’intenti, ma venga supportato dalle risorse economiche adeguate per raggiungere i 23 target individuati come fondamentali per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030.

I negoziati di Roma si svolgeranno in un momento estremamente complesso per le relazioni internazionali, in particolare per quelle finalizzate all’azione globale a tutela della natura. Al drammatico declino di biodiversità registrato di anno in anno non corrisponde una decisa azione da parte dei governi, nonostante oltre il 50% del PIL globale sia direttamente collegato ad attività dipendenti dalla biodiversità. Questa colpevole inazione sta compromettendo, più di quanto non sia già compromessa, la possibilità di tutti gli abitanti del Pianeta di avere accesso ad acqua pulita e cibo sano, con conseguenti rischi per le persone e per l’economia mondiale.

Come riportato nell’appello sottoscritto dal WWF e da altre 38 Organizzazioni e Reti di Organizzazioni della società civile che operano nel campo della tutela ambientale, della cooperazione e della promozione sociale, è necessario che alla COP16 di Roma si raggiunga un accordo sui finanziamenti per la biodiversità, rilanciando il dialogo tra Paesi del Nord e del Sud del mondo. A Cali i negoziati erano stati sospesi proprio a causa delle divergenze in merito alla proposta di istituire un nuovo fondo per la biodiversità e purtroppo, a pochi giorni dalle sessioni di Roma, queste divergenze permangono, mettendo a serio rischio l’implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità.

Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, dichiara: “Il flash-mob di oggi è stato solo un piccolo evento per richiamare l’attenzione su un’occasione storica per creare un futuro più equo e sostenibile in cui sviluppo umano, rispetto dei popoli e tutela della natura vadano di pari passo. Non è concepibile che i governi di tutti i Paesi non trovino i fondi richiesti per tutelare lo stato di salute del nostro Pianeta, da cui dipende la salute di tutti noi, mentre spendono migliaia di miliardi ogni anno in sussidi dannosi per la biodiversità. Siamo stanchi di rinvii e azioni dilatorie per assecondare le richieste di chi vuole mantenere modelli di sviluppo ormai insostenibili, i cui costi vengono scaricati sulle fasce meno fortunate della popolazione globale”.

Il WWF Italia sarà presente alla COP16 nell’ambito della delegazione del WWF Internazionale, oltre a partecipare ad iniziative di mobilitazione promosse insieme ad altre ONG.

Per i contatti comunicazione presso la sede FAO – Cristina Maceroni – cell. 329-8315725

 

Le 39 Organizzazioni e Reti di Organizzazioni che hanno aderito all’appello facilitato dal WWF Italia per la COP16 di Roma: ActionAid Italia, Associazione Consumatori Utenti (ACU), Addiopizzo Travel, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Amnesty International Italia, Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), Apincittà, ARCI, Associazione Lepidotterologica Italiana (ALI), Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), Associazione Verdi Ambiente e Società, Attivanza, Centro di Etica Ambientale Sondrio, CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali, Club Alpino Italiano, Compassion in World Farming Italia, COSPE, Égalité, Federazione Nazionale Pro Natura, Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), Fondazione Marevivo, Fondo Forestale Italiano, FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, Greenpeace Italia, Italia Nostra, Lega Anti Vivisezione (LAV), Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Legambiente Nazionale, LINK 2007 – Cooperazione in Rete, Lipu-BirdLife Italia, Mani Tese, Movimento ecclesiale di impegno culturale di Pisa (MEIC), Movimento Laudato Si’, Terra!, The Good Lobby Italia, Touring Club Italiano, 20 e 30, WWF Italia.

Redazione Radici

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