Russia e Usa e il destino dell’Ucraina

Russia e Usa e il destino dell’Ucraina

 Delegazioni di alto livello di USA e Russia si sono incontrate in Arabia Saudita per i negoziati più estesi degli ultimi tre anni, discutendo la fine della guerra in Ucraina e una maggiore cooperazione.

Kiev e l’Europa temono che Trump possa favorire Putin. Zelensky, escluso dai colloqui, ha criticato l’iniziativa e chiesto negoziati inclusivi con UE, Regno Unito e Turchia. Erdogan si è offerto come mediatore.

Dopo cinque ore di discussioni, USA e Russia hanno concordato di creare un team per i colloqui di pace e valutare opportunità economiche post-conflitto.

L’incontro di Riad segna un cambio radicale nell’approccio di Washington verso Mosca, distanziandosi dalla strategia di isolamento di Biden. Tuttavia, restano incertezze sul piano di pace di Trump e sulla reale volontà della Russia di negoziare. Rubio ha affermato che Mosca sembra disposta a un “processo serio” e che un accordo dovrà essere definitivo e accettabile per tutti, inclusa l’Europa, finora esclusa dai colloqui.

La Russia ottiene il riconoscimento che cercava, trattando direttamente con gli USA, considerati dal Cremlino gli unici in grado di fermare la guerra. Lavrov ha sottolineato l’interesse a rimuovere ostacoli economici e ha ribadito il rifiuto russo alla presenza NATO in Ucraina. Entrambe le parti hanno concordato di ristabilire le rappresentanze diplomatiche e di creare team per avviare una soluzione al conflitto.

Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale degli USA per guidare i negoziati, mentre un altro team si occuperà delle questioni bilaterali.

La Russia lega la fine della guerra in Ucraina alla riorganizzazione della sicurezza europea e continua a chiedere il ritiro delle forze NATO dall’Europa orientale.

L’amministrazione Trump si mostra critica verso gli alleati europei e poco incline a sostenere Kiev. Zelensky, non informato dei colloqui, ha reagito duramente, posticipando la sua visita in Arabia Saudita e rifiutando qualsiasi ultimatum russo.

L’incontro di Riad si è chiuso senza una data per il vertice Putin-Trump, nonostante ipotesi su un possibile incontro già la prossima settimana. Il consigliere russo Ushakov ha dichiarato che è presto per parlare di un riavvicinamento con gli USA, ma ha riconosciuto che il dialogo è un primo passo.

Trump si è detto più fiducioso in un accordo con Mosca dopo i colloqui di Riad e ha dichiarato di sostenere una missione europea di pace in Ucraina, pur escludendo un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti. Ha criticato l’Ucraina per le sue lamentele sull’esclusione dai negoziati e ha affermato di avere il potere di porre fine alla guerra.

Il presidente americano ha definito i colloqui con la Russia “molto buoni” e ha dichiarato che entrambe le parti vogliono fermare il conflitto. Ha escluso un ritiro totale delle truppe americane dall’Europa e ha ribadito che gli USA non invieranno soldati in Ucraina.

Trump ha inoltre annunciato che probabilmente incontrerà Putin entro la fine di febbraio per cercare un accordo di pace. Ha sostenuto che l’Ucraina avrebbe potuto evitare la guerra accettando un accordo territoriale e ha criticato Zelensky, affermando senza prove che il suo consenso è molto basso.

Il ruolo di Erdogan

Nel 73º anniversario dell’ingresso nella NATO, la Turchia riafferma il suo ruolo centrale nell’Alleanza. Erdogan ha ospitato Zelensky ad Ankara, ribadendo la volontà di mediare tra Russia e Ucraina. La Turchia, con il secondo esercito più grande della NATO, è stata un pilastro nella difesa del fianco orientale e in varie missioni internazionali.

Non sono mancate tensioni con gli alleati, come l’acquisto dei missili russi S-400, che ha portato all’esclusione dal programma F-35. Tuttavia, Ankara ha rafforzato la sua influenza grazie ai successi dell’industria della difesa, con i droni turchi ora utilizzati da diversi membri NATO.

Erdogan mantiene un filo diretto con Putin ma sostiene anche Kiev, fornendo droni e ritardando l’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO fino alla promessa di nuovi F-16 dagli USA. Nel contesto della guerra in Ucraina, Erdogan propone di ospitare un vertice di pace, confermando la crescente importanza della Turchia nella NATO.

Foto di Enrique da Pixabay

Redazione Radici

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