Russia, nuovo spionaggio contro l’Occidente

Questa nuova unità di spionaggio russa, nota come Dipartimento delle missioni speciali (SSD), rappresenta un’escalation nella guerra ombra tra Mosca e l’Occidente.
Secondo il Wall Street Journal, l’SSD è stato istituito nel 2023 presso il GRU, l’intelligence militare russa, ed è responsabile di operazioni segrete, tra cui omicidi, sabotaggi e infiltrazioni in aziende e università occidentali.
Tra le azioni attribuite all’SSD figurano il tentato omicidio di un dirigente tedesco del settore armamenti e un complotto per piazzare dispositivi incendiari su aerei della DHL.
L’unità avrebbe assorbito l’Unità 29155, già accusata dell’avvelenamento di Sergei Skripal nel Regno Unito nel 2018.
I leader dell’SSD sono il colonnello generale Andrey Averyanov e il tenente generale Ivan Kasianenko, entrambi veterani di operazioni segrete e coinvolti in missioni come l’annessione della Crimea e la gestione delle attività della Wagner in Europa.
Mosca, tramite il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha negato le accuse, definendole infondate.
Tuttavia, per la NATO, questa unità è la prova che la Russia si considera in conflitto diretto con l’Occidente, aumentando il rischio di tensioni e operazioni segrete sul territorio europeo.
Un segnale che l’Europa deve cogliere e farne tesoro nei rapporti esteri. Occorre, come auspica anche il leader ucraino che ci sia un Europa più forte, e chissà che ora con l’inquilino forte alla Casa Bianca non sia davvero arrivato il momento di pensare agli Stati Uniti d’Europa.