Esodo una parola distrutta dai mass media

“Storia di una parola distrutta dai mass media
Di Michele Filipponi
Ogni qualvolta si parla d’immigrati, la terminologia giornalistica dà il meglio di sé e in un terrorismo semantico erutta parole come: “Invasione” , “Caos” , “Emergenza” , “Ondata” , “Sbarchi-Record”, “Esodo”.
Scatenando così nelle persone terrore e ostilità verso lo straniero che arriva. Particolarmente efficace è la parola Esodo, che però più nessuno oramai ricollega alla fonte, ossia al secondo libro biblico, quello di Mosè e della liberazione degli ebrei dall’Egitto.
Se i terrorizzati e gli ostili d’Italia verso l’immigrato (che molto spesso poi sono gli stessi che frequentano le chiese), tornassero alla fonte, cioè al libro, troverebbero scritto: “E uno straniero non maltratterai e non lo opprimerai: perché stranieri foste in terra d’Egitto”.
Il titolo originale del libro dell’Esodo è “Nomi” (“Shemot” in ebraico). I greci lo cambiarono per colpa di quell’incomprensibile usanza occidentale (ancora in corso) di modificare i titoli alle opere in fase di traduzione e scrissero così “Exodos”, uscita.
Ma l’originale parla chiaro: Nomi.
Ogni ebreo schiavo in terra d’Egitto aveva un nome. Ogni immigrato ha un nome. Se lo porta dietro tagliando il mare come Mosè con la sua carovana. L’esodo è un passaggio trionfante di Nomi che si affrancano dalla schiavitù.
Il paradosso è che oggi “grazie” ai mass media questa parola è diventata sinonimo di “invasione”. L’Esodo giornalistico è come un blob, un ammasso informe e incolore di carne umana che avanza spietato.
Uomini senza nome che travolgono le nostre coste. Niente di più lontano dall’originale significato ebraico, ma pure dalla cattiva traduzione greca. Sono Nomi che Escono dalla schiavitù. Bisognerebbe ricordarselo.
Post Scriptum
La citazione dell’Esodo 20:21 fa parte dei comandamenti che Dio annuncia a Mosè affinché lui li riferisca al Popolo. Questo comandamento specifico è l’unico che viene ripetuto, quasi tale e quale. Infatti poco più avanti in 23:9 leggiamo: “E uno straniero non opprimerai. E voi avete conosciuto l’anima di chi è straniero, perché stranieri foste in terra d’Egitto”. Nella Bibbia quando Dio ripete una cosa è perché ci tiene molto. Per questo quando chiama i suoi profeti li chiama sempre due volte.”
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