Tra poeti e artisti empatici

Tra poeti e artisti empatici

Le due ultime iniziative del nostro Movimento sorto in Italia nel 2020.

 di Menotti Lerro 

Si terranno sabato 15 febbraio e sabato 22 febbraio le due nuove iniziative promosse dai Maestri della Scuola Empatica.

A Piano Vetrale, delizioso “Paese dei Murales” (nel salernitano) patria del Secentesco pittore Paolo De Matteis e impreziosito anche da una sezione dedicata alle fiabe, si terrà la prima presentazione dell’antologia Poeti Empatici Italiani (Genesi editrice, 2025). Sono 33 i poeti che la compongono e tutti di grande spessore e notorietà: Franco Arminio, Alberto Bertoni, Corrado Calabrò, Roberto Carifi, Emilio Coco, Maurizio Cucchi, Massimo Dagnino, Milo De Angelis, Gabriela Fantato, Giovanna Frene, Mario Fresa, Vincenzo Guarracino, Sandro Gros-Pietro, Tomaso Kemeny, Vivian Lamarque, Lucrezia Lerro, Menotti Lerro, Franco Loi, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Giampiero Neri, Giancarlo Pontiggia, Davide Rondoni, Ottavio Rossani, Tiziano Rossi, Mario Santagostini, Gabriella Sica, Luigia Sorrentino, Enrico Testa, Elio Pecora, Rossella Tempesta, Gian Mario Villalta, Lello Voce.

Questo volume rappresenta un segnale e un invito a un’apertura nuova verso il prossimo e verso la poesia stessa. L’ipertrofia dell’io, tipica della nostra società, aveva ed ha francamente stancato e si auspica un ritorno al bello, al semplice (quintessenza di vera complessità), al “buono” per citare Umberto Saba…

Questo insieme di poeti rappresenta, inoltre, un nutrito gruppo di “Maestri” che, ognuno dal proprio punto di vista, vogliono nuovamente indicare la via (funzione storicamente appartenuta ai poeti, agli artisti e ai pensatori tout court). Quella stessa via che ancora una volta il poeta e gli intellettuali in genere sembrano aver smarrito, specie dopo la devastante Pandemia di Covid-19 e le nuove guerre… Il Movimento Empatico ha saputo nuovamente riaccendere un barlume di speranza in Italia e per estensione nel Mondo. Abbiamo dato fondo a tutte le nostre competenze e singole “umanità” per poter dar corpo a qualcosa di utile al prossimo e a noi stessi.

La maggiore base teorica dell’Empatismo è espressa nel “Nuovo Manifesto sulle Arti” scritto a 4 mani con l’amico Antonello Pelliccia – già direttore della Sezione Design dell’Accademia di Belle Arti di Brera – e pubblicato in rivista nel gennaio del 2019. Ma il vero e proprio inizio del Movimento si deve far risalire al 2020, quando, in piena pandemia, decisi di fondare il Movimento per oppormi all’orrore dei lockdown, alle chiusure fisiche e psicologiche che ci stavano annientando. In pochi mesi furono 100 gli aderenti di gran prestigio, ed ecco pubblicato il primo testo dal titolo La Scuola Empatica: movimento letterario, artistico, filosofico e culturale sorto in Italia nel 2020 (Ladolfi editore, 2020) che conteneva anche i 10 punti chiave da noi auspicati per un ritorno ad una cultura “umanista” innovativa.

Altre pubblicazioni seguirono poi nel 2023: The Empathic Movement, testo accademico uscito per la Cambridge Scholars nel regno Unito; ed è ancora in uscita un nuovo volume dedicato al Movimento con la casa editrice Armando Curcio di Roma.

Centrale è, poi, il Premio Internazionale Cilento Poesia, iniziato nel 2017 a Salento “Paese della Poesia” da noi ideato e giunto alla decima edizione, e che quest’anno ha avuto anche il piacere di premiare tra altri grandi autori e artisti il già Premio Nobel alla letteratura Jon Fosse per la sezione narrativa.

Ricordo, infine, che l’epicentro del Movimento si delinea nella cosiddetta Piramide Culturale del Cilento con ben 25 borghi neo culturali aderenti più l’apice del Monte Stella, luogo dei Megaliti, da noi considerati antichi, primi dèi empatici del Movimento.

Simbolo dell’Empatismo è UNUS “l’Artista Totale” che una notte mi fu raccontato in sogno dal Dio greco Zeus, disegnato successivamente da un grande artista visivo come Omar Galliani (si veda copertina del volume Poeti Empatici Italiani). La sua leggenda ci racconta di come l’Arte fu barbaramente divisa dai fratellastri invidiosi, i quali lo fecero a pezzi e lo gettarono nel fiume Alento determinando così l’antica separazione dele arti. Parti che da allora tendevano, per volere di Zeus e di Eros, a volersi nuovamente riunire e che oggi simbolicamente il “miracolo” è avvenuto grazie all’unione propugnata dal Movimento Empatico che ha riunito artisti proveniente da tutti i campi artistici. 

Concludendo ricordo inoltre che si terrà il giorno 22 febbraio a Cava dei Tirreni la Mostra collettiva d’Arte Contemporanea dal titolo “Empathism”.

L’esposizione avverrà presso la Galleria Proposte LAB, Corso Principe Amedeo, 109 – Cava de’ Tirreni (SA). La stessa resterà visibile dal 22 febbraio al 22 marzo 2025 (Vernissage sabato 22 febbraio 2025 ore 19.00).

Le opere e le istallazioni appartengono a 10 artisti di grande spessore culturale, provenienti da più parti d’Italia: Deborah Farina (Roma), Marco Cecioni (Vietri sul Mare/Stoccolma), Angelo Ciaramella (Caserta), Giancarlo D’Angelo (Salerno), Piero Ligas (Cagliari), Antonello Pelliccia (Carrara), Antonio Perotti (Salerno), Pier Tancredi De-Coll’ (Torino), Lino Vairetti (Napoli) e Sergio Williams (Napoli).  

La Direzione Artistica della Mostra è affidata ad Antonio Perotti, quale ideatore e promotore del marchio “Art Progressive”, mentre Lino Vairetti, artista, musicista e leader del gruppo Osanna legato al “Progressive Rock”, ne è il curatore. Guest Star della serata Menotti Lerro.

La Mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 17:30 alle ore 21:00.

Empatismo – Una definizione più tecnica

Per Empatismo si intende un vero e proprio Movimento artistico-letterario del Duemila che sottende un atteggiamento di apertura e unione sottoscritto da un rilevante gruppo di poeti e artisti di ogni disciplina, iniziato dapprima con la pubblicazione del “Nuovo Manifesto sulle Arti” di Menotti Lerro e Antonello Pelliccia (2019, definito “Manifesto” dal filosofo Remo Bodei) e poi concretizzatosi con la pubblicazione del volume La Scuola Empatica: Movimento Letterario, Artistico, Filosofico e Culturale sorto in Italia nel 2020, pubblicato dall’editore Ladolfi di Novara, edito da Menotti Lerro in cui troviamo una serie di principi artistici propugnati e i primi cento artisti e persone di cultura aderenti (“Maestri Empatici”).

Simbolo del Movimento è Unus: l’Artista Totale che parla in versi, cammina danzando, ha un corpo statuario ornato da disegni maestosi che mutano a ogni nuovo spuntar del sole, ha la musica nell’animo, figlio di Zeus e di una donna mortale, sognato da Menotti Lerro e disegnato da Omar Galliani, che fu per invidia ucciso, smembrato e gettato nel fiume Alento dai propri fratelli reali, determinando così l’antica separazione delle arti (ora nuovamente riunite attraverso il sentire empatico e l’adesione al Movimento).

Sul piano letterario, l’empatismo incoraggia un atteggiamento di apertura verso l’arte altrui e il prossimo in genere, sostenendo, inoltre, l’importanza dell’interdisciplinarità e la commistione tra le arti (che formano nel loro insieme una sola e indivisibile Arte tout court) al fine di raggiungere vette più elevate e avere dunque più punti di vista per poter cogliere frammenti di “verità”.

Il maggiore esponente e fondatore del Movimento Empatico è Menotti Lerro, seguito da Antonello Pelliccia e da rilevanti poeti, scrittori, artisti visivi, musicisti, scienziati, ecc., come Omar Galliani, Giulia Napoleone, Victor Lucena, Olga Tokarczuk, Franco Mussida, Lino Vairetti, Bernardo Lanzetti, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Giacomo Rizzolatti, Maria Rita Parsi, Antonio Perotti,  Giorgio Verdelli, Elio Pecora, Roberto Carifi, Alessandro Quasimodo, Edoardo Boncinelli, Massimo Bacigalupo, Tomaso Kemeny, Tiziano Rossi, Najwan Darwish, Remo Bodei e altri.

L’epicentro del Movimento è da individuarsi nella Piramide Culturale del Cilento composta dal Triangolo Culturale del Cilento (Omignano “Paese degli Aforismi”, Salento “Paese della Poesia”, Vallo della Lucania “Sede Centro Contemporaneo delle Arti”) per un totale di 25 borghi neo culturali più l’apice del Monte Stella (sito dove i megaliti (si veda in particolare “La Pietra del Bastardo”) vengono considerati i primi dèi empatici del Movimento stesso).

Tra i testi pubblicati, molto rilevante è l’antologia dei Poeti Empatici Italiani (2025) con 33 poeti di grande notorietà e prestigio inclusi.

Due le riviste letterarie di riferimento: “ClanDestino” diretta da Davide Rondoni e “Riscontri” diretta da Ettore Barra.

foto Youtube

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.