Ora Trump scivola sulle uova

Tutti quanti noi associamo le uova agli americani. Non c’è film che apra una scena di colazione mattutina di una famiglia americana senza uova e bacon.

In USA dire uova è come dire aria.

Negli Stati Uniti, il prezzo delle uova è diventato un simbolo della crisi economica che colpisce la classe media e le fasce più povere.

L’aumento del 170% dal 2019 ha eroso il consenso di Joe Biden e ora minaccia anche Donald Trump, che in campagna elettorale aveva promesso di ridurre il costo degli alimentari, senza successo.

Una confezione di 12 uova è passato da 1,54 di dollaro a 4 e in qualche caso a 10 dollari. Un tracollo che davvero assume grandi proporzioni.

Le cause principali dell’aumento sono l’influenza aviaria, che ha portato all’abbattimento di milioni di galline, l’inflazione e i problemi nella catena di approvvigionamento. Il prezzo elevato delle uova pesa su ristoranti e famiglie, con furti di grandi quantità che diventano notizie nazionali.

L’amministrazione Trump attribuisce la colpa all’abbattimento di massa delle galline deciso sotto Biden, ma senza menzionare l’epidemia aviaria.

Intanto, il costo delle uova resta un problema concreto che potrebbe influenzare il destino politico di Trump.

E questa situazione tenderà ad aggravarsi se le posizioni di no vax dell’amministrazione Trump (vedi la proposta di  Robert F. Kennedy Jr. se sarà confermato come segretario della Sanità dell’amministrazione) porterà a cedere sui controlli sanitari.

In un momento in cui l’attenzione del nuovo presidente americano è tutta puntata su Medio Oriente e dialoghi con Putin, la sua immagine pubblica dovrà gestirla in casa, perchè le uova sono un alimento fondamentale del paniere economico delle famiglie americane e qui si gioca il consenso. E il Midterm Elections, le elezione di metà mandato fra due anni, fa presto ad arrivare.