La Cina risponde a Trump dazi, carbone e gas

Nella guerra dei dazi la Cina spara il 15% sui prodotti energetici dopo che Trump arretra di trenta giorni sui dazi per Canada e Messico.
Il ministero delle Finanze cinese ha annunciato oggi, 4 febbraio, una serie di dazi d contrasto agli Stati Uniti dopo quelli del 10 per cento applicati dall’amministrazione del presidente Donald Trump sulle merci cinesi. A quanto riferito dal dicastero in una nota, il governo applicherà un dazio del 15 per cento sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto (Gnl), nonché uno del 10 per cento su petrolio greggio, macchinari agricoli e auto di grossa cilindrata. Le sovrattasse entreranno in vigore il 10 febbraio prossimo.
Nella notte italiana, il presidente degli Stati Uniti ha confermato che l’entrata in vigore dei dazi sui prodotti canadesi sarà sospesa per 30 giorni, dopo che il Canada “ha accettato di garantire la sicurezza del confine e porre fine alla letale invasione di droghe come il fentanyl nel nostro Paese”. In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, arrivato poco dopo l’annuncio del premier canadese, Justin Trudeau, Trump ha affermato che il governo di Ottawa avvierà un piano da 1,3 miliardi di dollari per rafforzare il confine con elicotteri e nuovo personale, espandendo il coordinamento con gli Stati Uniti e impiegando quasi 10 mila militari”. Il Canada si è anche impegnato a nominare uno “zar del fentanyl” e di avviare un gruppo congiunto per il contrasto al crimine organizzato e al riciclaggio di denaro. “La mia responsabilità è proteggere tutti i cittadini ed è quello che sto facendo”, ha scritto Trump.
Trudeau ha a sua volta pubblicato un messaggio su X dove spiega che “Ho avuto una buona conversazione con il presidente Trump: il Canada attuerà il suo piano da 1,3 miliardi di dollari per rafforzare il confine con nuovo personale, nuovi elicotteri e tecnologie aggiuntive, aumentando il coordinamento con i nostri partner statunitensi”, ha scritto, aggiungendo che saranno impiegati quasi 10 mila militari.
Sospesi per un mese i dazi anche al Messico
Oltre al Canada, l’amministrazione Usa ha deciso di rinviare di un mese il varo delle sanzioni commerciali nei confronti del Messico. Lo ha detto la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, dando conto di una “buona conversazione” con l’inquilino della Casa Bianca.
Nel “rispetto della relazione e della sovranità”, ha detto Sheinbaum, le parti hanno raggiunto una serie di accordi: innanzitutto “il Messico rafforzerà immediatamente il confine settentrionale con 10.000 membri della Guardia Nazionale per impedire il traffico di droga dal Messico agli Stati Uniti, in particolare il fentanyl”. Al tempo stesso, gli Stati Uniti si “impegnano a lavorare per impedire il traffico di armi ad alto potenziale” verso il Messico. Infine, le squadre negoziali dei due Paesi “iniziano oggi stesso” a discutere su due temi: “la sicurezza e il commercio”. Le sanzioni che sarebbero dovute scattare oggi “si mettono in pausa per un mese a partire da oggi”, conclude Sheinbaum.
Trump, a sua volta, ha detto di avere avuto una “ottima conversazione” con l’omologa messicana, precisando come l’opzione dei dazi “rimane sul tavolo. Agenzia Nova