Gli Italiani nel mondo, oggi

Uno sguardo al sito di Cisei.net Centro inyernazionale di studi dell’emigrazione italiana nel mondo
Le migrazioni italiane oggi sono un fenomeno tanto esteso nel pianeta, dall’Argentina all’Australia passando per vari Paesi europei, quanto diversificato e poco conosciuto. Dagli imponenti flussi verso le Americhe a cavallo tra Ottocento e Novecento e da quelli interni al continente europeo nel secondo dopoguerra, si è passati a un’emigrazione diffusa, sia per quanto riguarda i Paesi di destinazione sia rispetto alle regioni di partenza.
Oggi i migranti italiani sono prevalentemente giovani con un elevato livello di scolarizzazione, provenienti dalle aree povere del Sud quanto da quelle più sviluppate del Centro-Nord. Secondo i dati contenuti nel Rapporto Italiani nel Mondo 2019, nel 2018 si sono registrate partenze da 107 province italiane, verso 195 diversi Paesi in tutti i continenti. In un decennio, dal 2008 al 2018, il numero di espatri è quasi triplicato.
Nell’Archivio On-line del CISEI, oltre 4 milioni di storie migranti
Per migliorare la conoscenza delle migrazioni italiane, conservarne e valorizzarne la memoria, è stato costituito il Centro Internazionale Studi Emigrazione italiana (CISEI). Dal 2005 il Centro ha sede a Genova, porto di partenza delle grandi migrazioni transoceaniche, nello storico edificio della Commenda di Pré.
Oltre a collegare le risorse di vari centri studi e istituzioni museali che si occupano del tema migratorio a livello regionale, in Europa e nel mondo, CISEI ha realizzando un sistema di Knowledge Management System finalizzato alla creazione del primo Archivio On-line dell’Emigrazione Italiana, contenente nominativi, dati, fotografie e documenti in continuo aggiornamento, anche grazie all’apporto dei suoi utenti. Attualmente il Centro dispone di alcuni (specificare) milioni di schede già consultabili e di svariati documenti: diari e storie di viaggio e di vita, navi, rotte, trascrizioni di giornali di bordo, riproduzione di registri di imbarco e sbarco, ecc.
Consulta l’Archivio “Dal porto al mondo”
CiseiNet, la piattaforma di networking per gli Italiani all’estero
Le migrazioni italiane sono però un fenomeno assai vivo, sia nell’esperienza di chi è partito molti anni fa e dei suoi discendenti, sia per la mobilità attuale. Negli ultimi anni abbiamo costatato un interesse crescente da parte di comunità, associazioni e organizzazioni di italiani all’estero, motivate a interagire con realtà economiche e sociali italiane, e animate da un bisogno di fare rete.
Grazie al supporto finanziario della Fondazione Compagnia di San Paolo, il CISEI ha ideato e implementato il progetto CiseiNet. Lo strumento principale è una piattaforma online di networking, con i canali social a essa collegati, pensata come punto di incontro e conoscenza, nella quale le relazioni di vicinanza radicata e ideale con l’Italia, il linguaggio e le esperienze comuni rappresentano il punto di partenza per costruire pratiche innovative. La missione primaria è quella di valorizzare le esperienze migratorie, comprese le nuove mobilità, favorendo gli scambi culturali e promuovendo sia il turismo di ritorno che il Made in Italy in genere.
Spazio a progetti, eventi e documenti degli Italiani nel mondo
I membri della community di CiseiNet hanno a disposizione spazi collaborativi e personalizzati che favoriscono la piena visibilità di ogni realtà dell’emigrazione italiana. Su CiseiNet si può partecipare attivamente a iniziative comuni, condividere documenti e materiali, proporre alla rete progetti ed eventi con lo scopo di trovare sostenitori e partner per realizzarli.
CiseiNet è aperto a chi vuole cogliere tutte le potenzialità che le attuali esperienze italiane nel mondo possono offrire. Aggiornate le informazioni che riguardano la vostra realtà per farvi conoscere e trovare. Diffondete i vostri progetti e iniziative per dare loro forza e risalto. Inserite i materiali storici e culturali in vostro possesso per conferirgli il rilievo che meritano.
Entrare a far parte della community di CiseiNet permette non solo di migliorare la propria attività, ma anche di lasciare un patrimonio di saperi per il futuro.