Nuova era oscura dei C+C=Maxigross

Nuova era oscura dei C+C=Maxigross

Una favola postmoderna, una corsa sfrenata sulla terra bruciata dal sole, attraverso un pianeta sempre più arido e sgretolato, dove tutto è in fiamme, madidi di sudore e circondati da bestie infernali. 

Così il collettivo psichedelico C+C=Maxigross descrive “Adattamento”, il nuovo singolo in uscita il 31 gennaio 2025, che anticipa “Nuova Era Oscura Vol. 1”, l’album in arrivo a marzo per Dischi Sotterranei. Nona opera del gruppo veronese, che per questo nuovo lavoro allarga la propria formazione, da sempre in evoluzione e aperta a nuove personalità, accogliendo due nuovi elementi: la cantante Anna Bassy (già collaboratrice del Gianluca Petrella Cosmic Renaissance) e il pianista sperimentale Luca Sguera (membro, tra gli altri, di She’s Analog, Scope con Laura Agnusdei e A Nice Noise con Adele Altro), che spingono le sonorità dei C+C=Maxigross verso lidi jazz e rumoristici.

“Adattamento”, il brano scelto a fare da apripista, ci introduce in un’atmosfera selvaggia e tribale, oscura e ossessiva, che miscela pulsazioni techno ed elettro-acustiche sax distorti e synth detuneati, che incontrano i cori di Anna Bassy, prima di infrangersi nel mantra liberatorio del finale, come una Sun Ra Arkestra distopica e disperata.

A distanza di due anni esatti dal precedente “Cosmic Res”, il disco nato dopo la morte del mentore Miles Cooper Seaton, i C+C=Maxigross decidono di tornare con un disco prodotto per la prima volta da Cru e Tobjah (che negli ultimi anni si sono dedicati molto alla produzione artistica di altri progetti: Cru con Vipera e Clauscalmo, Tobjah nello Studio Tega di Verona assieme a Duck Chagall, co-fondatore del collettivo), arrangiato e suonato assieme a Sirio Bernardi alle percussioni, Zeno Merlini ai fiati e al recentissimo ingresso Luca Sguera al piano e synth.

NUOVA ERA OSCURA è la nostra nona opera, e il nostro primo doppio album.
Il primo volume uscirà il 28 marzo 2025 per Dischi Sotterranei.
In copertina “Figure stellate con gatti e automobili” (1968) di Carlo Zinelli, per gentile concessione della Fondazione Carlo Zinelli. 

Grazie di cuore a chi ci segue da più di quindici anni in questo viaggio al termine della notte. Le nostre canzoni non cambieranno il mondo”.

Redazione Radici

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