L’uccellino azzurro di Maeterlinck

Maurice Maeterlink, il nostro autore di oggi, è stato celebrato come lo Shakespeare del Belgio per la sua drammaturgia
Vissuto a cavallo di due secoli, abbraccia le due guerre del ‘900 e si spegne a Nizza nel dopoguerra, il 1949. Nel 1911 vinse il premio Nobel per la letteratura.
Avvocato mancato, non sappiamo se finì gli studi e dopo una formazione dai gesuiti, lo vediamo nei salotti della cultura francese a partire alla fine de l’800, dove fu affascinato dal movimento simbolista.
Al simbolismo va ascritta tutta la sua produzione letteraria naturalista. Anche se è un aspetto particolare e meno noto della produzione di Maeterlinck, la trilogia sugli insetti, che piacerà sicuramente ai miei amici entomologi o anche apicoltori, la troviamo anche in un unico libro per gli amanti dei piccoli insetti anche dal punto di vista scientifico e professionale.
La trilogia: La vita delle api, le termiti e le formiche. A queste si aggiunge anche A questi si aggiunge “L’intelligenza dei fiori”.
La scrittura di questi saggi, in cui s’intrecciano la robusta tradizione naturalista ottocentesca, la struttura culturale simbolista e spiritualista dell’autore ed una indiscutibile abilità letteraria, fa di queste opere delle letture ancor oggi interessanti, quanto meno dal punto di vista divulgativo e di racconto.
Il libro di oggi L’uccellino azzurro è una favola che darà fama e lustro al nostro autore perché entra in teatro e nel cinema con diverse trasposizioni.
Maurice Maeterlinck fu nominato conte da re Alberto I del Belgio nel ’32 e insignito della Legion d’onore francese. Nel ’39, a 77 anni, si trasferì negli Stati Uniti, dove rimase fino al ’47, due anni prima della sua morte, avvenuta a Nizza.
L’uccellino azzurro per la prima volta rappresentato a Mosca dal grande Stanislavskij ebbe un successo straordinario che arriva fino a oggi
I protagonisti sono i bambini poveri Tyltyl e Mytyl, fratello e sorella, che lavorano come taglialegna. Una notte nella loro camera da letto i due ricevono la visita della fata Berylune, che chiede loro di aiutarla a trovare l’uccellino azzurro della felicità, l’unico modo per guarire la sua nipotina, gravemente malata.
Durante il viaggio in un mondo fantastico, i due fratelli ritroveranno i loro nonni morti da tempo, vedranno il loro fratellino non ancora nato e incontreranno altri personaggi, tra cui la Luce, il Fuoco, il Pane, lo Zucchero, il Cane e il Gatto.
Quest’ultimo pur di salvarsi la vita tenterà, con l’aiuto della Notte e degli spiriti degli alberi e degli animali, di uccidere i due protagonisti.
Teatro, film, animazioni, ecco l’uccellino azzurro:
Per leggere il libro scarica da qui
La rete
Il film del 1940 prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer – si dice in risposta al Mago di Oz della Century fox, ha come interprete la giovane Shirley Temple

Quest’altro è un film del 1976
La piccola Mytyl è Patsy Kensit, che negli anni ’80 diventò la cantante degli Eighth Wonder. Nel film ci sono grandi attrici come Elizabeth Taylor, Jane Fonda, Ava Gardner.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania