Biden, l’addio e la democrazia minacciata

Biden, l’addio e la democrazia minacciata

L’addio di Biden: credo sempre nell’America ma la democrazia è minacciata: “Emerge oligarchia troppo potente”, sui social “bugie per profitto”

Roma, 16 gen. (askanews) – Joe Biden ha tenuto ieri sera, per l’Italia nella notte tra mercoledì e giovedì, il suo discorso di addio da presidente ancora in carica per pochi giorni e da uomo dello Stato che ha attraversato mezzo secolo di politica americana, mettendo in guardia da quelle che per lui sono concrete minacce in arrivo con il secondo mandato di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti.

 

 

Biden ha puntato il dito contro la banda di “baroni ladri” che circondano il suo successore pronto all’insediamento lunedì prossimo. “Stasera voglio mettere in guardia il Paese da alcune cose che mi preoccupano molto”, ha detto Biden. Ha citato “una pericolosa concentrazione di potere nelle mani di pochissime persone ultra ricche” e ha lanciato un allarme sulle “pericolose conseguenze se il loro abuso di potere viene lasciato senza controllo”.

“Oggi in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia letteralmente la nostra intera democrazia, i nostri diritti e libertà fondamentali e la possibilità per tutti di fare carriera”, ha detto il presidente uscente.

Riecheggiando i toni allarmati con cui il presidente Dwight Eisenhower mentre lasciava la Casa Bianca aveva evocato la minaccia del complesso militare industriale mentre, Biden ha parlato di una nuova era di pericolo rappresentata dai social media, dall’intelligenza artificiale e dai broker tecnologici miliardari e milionari che compongono l’amministrazione entrante di Trump.

 

 

Redazione Radici

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