Le imprese, motore dell’industria turistica

Le imprese, motore dell’industria turistica

Ma a che punto siamo con le Dmo, le innovative Destination Management Organization? Ne parliamo con Giampiero Laterza e Francesca Intermite.

A dicembre è stato inviato un documento Confesercenti Assoturismo alla regione, ai sindaci e agli assessori

 

Nei giorni scorsi il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha incontrato le principali associazioni di categoria del comparto con la finalità di illustrare alle imprese i provvedimenti in via di attuazione e le misure da avviare nell’ottica del consolidamento dei risultati – record raggiunti dal turismo italiano nel 2023-2024.

Dal tavolo tecnico è emersa la grande soddisfazione per i contratti di sviluppo che, in seguito all’ultima legge di bilancio, sono stati messi per la prima volta in capo al Ministero del Turismo. “Una leva importante – li ha definiti il ministro Santanchè – che darà un significativo contributo, se la sapremo sfruttare bene insieme”. Inoltre, è stata evidenziata la rilevanza strategica del rifinanziamento sulla detassazione delle mance.

Il Ministro ha ritenuto necessario iniziare l’anno incontrando le maggiori sigle del comparto, rappresentanti delle realtà imprenditoriali che sono il motore dell’industria turistica. In base alle previsioni del Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2024 il settore turismo ha accolto oltre 458,5 milioni di presenze, con un aumento di circa il +2,5% sul 2023. “Gli operatori del settore sono protagonisti attivi della nuova visione strategica che abbiamo adottato insieme alle Regioni e agli Enti locali, e sono certa che questa proficua collaborazione proseguirà in futuro e, con essa, il successo del turismo”.

Giampiero Laterza

Su questi temi  e su questo inizio dell’anno, anche per fare il punto sul progetto delle DMO, abbiamo voluto ascoltare la voce di Giovanni Pietro Laterza, coordinatore provinciale di Assoturismo e di Francesca Intermite presidente di Confesercenti Taranto Casaimpresa.

“A dicembre sono stati organizzati dall’Assessorato al turismo della Regione Puglia incontri informativi al fine di avviare il necessario confronto sulla governance delle destinazioni turistiche pugliesi e verificare, anche attraverso l’analisi di modelli operativi e casi di studio, come sia possibile strutturare e finanziare le DMO (Destination Management Organization) al fine di  potenziare lo sviluppo turistico locale.

Occorre ricordare come la Confesercenti, a  conclusione del  tour “Puglia Destination Go” abbia inviato all’assessorato regionale, ai sindaci e agli assessori della provincia un articolato documento formulato sulla base di valutazioni e concrete proposte  della categorie del turismo rappresentate: alberghi, ospitalità extra-alberghiera, imprese balneari, pubblici esercizi, guide turistiche.

“Riteniamo – così concludono Intermite e Laterza – che tale documento possa costituire occasione di approfondimento da parte delle amministrazioni locali con cui, certamente, dovranno esserci ulteriori momenti di confronto, in relazione alla migliore individuazione delle arie di riferimento delle DMO ed alla loro organizzazione”

Particolarmente importante è cogliere questa opportunità per la provincia di Taranto che, rispetto alle altre province pugliesi, presenta ritardi storici e, probabilmente, margini particolarmente ampi di recupero e crescita. Ai Sindaci della provincia ionica e agli assessori al turismo abbiamo chiesto un incontro e dato disponibilità per specifici confronti ed approfondimenti”.

Nelle foto Da sn l’assessore regionale Gianfranco Lopane, il ministro Daniela Santanchè, Francesca Intermite.

Redazione Radici

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