Drogati di cibo di Armando Piccinni

Drogati di cibo di Armando Piccinni

Il libro di oggi è di un contemporaneo, scritto da un neuropsichiatra, Armando Piccini, un medico tarantino che abbiamo visto spesso in trasmissioni Rai che parlano di salute e benessere per la sua creatura: la Brain Research Foundation – Italia – Istituto per la ricerca scientifica in Psichiatria e Neuroscienze (BRF) nata nel 2015 e di cui è attualmente presidente.

Il libro ‘Drogati di cibo’ è un manuale di sopravvivenza alle festività goderecce, ma è anche un testo scientifico che aiuta a districarsi sui gusti alimentari, uscendo dalla diatriba coniugale: “è buono,  perchè non mangi?”

Lo scrittore parla di Giovanni che evita accuratamente tutti i vegetali di colore verde scuro perchè li trova amari come l’alcol e il caffè. Lui non lo sa che ha, insieme ad un sottogruppo di persone, una spiccata super sensibilità al feniltiocarbamide (PCT). Circa un terzo del Nord Europa, non sono sensibili a questa sostanza, vi sono persone mediamente sensibili altri moltissimo.

Si potrebbero fare altri esempi sul gusto alimentare per eliminare finalmente discussioni familiari.

L’incipip del libro è tranciante: “non c’è niente di più soggettivo, controverso e, a volte, incomprensibile del gusto alimentare.”

Lo sapevano anche i latini: “De gustibus…”

Oltre alle abitudini familiari ci sono influenze sociali, credenze religiose, etnia, ecc. E poi ci sono i cinque sensi, la lingua e anche particolari sono gli ormoni ad esempio la grelina, un ormone utilizzato contro l’anoressia, consente un’assunzione volontaria di cibo, mentre nell’obeso ci sarebbero livelli ridotti.

Il libro è diviso in due parti, una seconda parte è interamente dedicata ai disturbi alimentari dei nostri tempi come l’obesità, l’anoressia e la bulimia.

La prima parte, che abbiamo letto con gusto, ci porta dritti a ragionare su noi stessi, nel rapporto col cibo: vivere per mangiare o mangiare per vivere.  Come gestiamo la fame e la sazietà e da cosa esse dipendono?

Poi c’è l’inganno dei cibi industriali.

E qui con l’autore ci immergiamo nella nostra cultura familiare quando la cucina era davvero a chilometro zero, senza virgole. Nel boom economico nasce l’industria alimentare. Lentamente veniamo assorbiti dai prodotti, la diffidenza azzerata, restiamo incantati davanti alla tv, il cibo entra nel brand, si va verso il cibo perfetto. Dove c’è l’inganno dell’industria alimentare? Ecco: lo zucchero, il grasso e il sale.

Il libro è da leggere, da gustare con tutti i cinque  sensi  e sopratto con le sinapsi.

Breve biografia di Armando Piccinno

Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa (1980) e si è specializzato in Neurologia nel 1984 e in Psichiatria nel 1988 sempre con il massimo dei voti.

Junghiano di formazione, conosce bene la sua città, Taranto, da dove è partito il suo lavoro come primario di Neuropsichiatria dell’ospedale G. Venticinque di Taranto (ospedale militare)

Uno specialista che passa da centinaia di visite settimanali tra diverse città, Taranto compresa  all cura della scrittura con la revisione di numerose riviste scientifiche internazionali.

Le sue principali aree di ricerca riguardano il Disturbo Bipolare e il suo trattamento psicofarmacologico, il rapporto tra la patologia psichiatrica ed il morbo di Parkinson, il rapporto tra i disturbi dell’umore e il deterioramento cognitivo, le dipendenze comportamentali con particolare riguardo alla dipendenza da cibo, la neuroplasticità ed i fattori neurotrofici, l’utilizzo di mezzi informatici nella gestione dei disturbi dell’umore e delle malattie psichiatriche.

Drogati di cibo è anche il ticolo di un capitolo che chiude la prima parte del libro. Lo sapete che le grandi abbuffate con elevato tasso di carboidrati riducono lo stress, la rabbia e la tensione, procurando  un senso di calma che dura anche due ore? Qui è lo psichiatra che parla e non il nutrizionista, ma sarebbe proprio il caso di dirlo ai guerrafondai del momento: “… e fatevi una mangiata!”

La rete

Un audiolibro completo

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Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Roberto De Giorgi

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