Occhetto: “una vasta alleanza democratica”

Occhetto: “una vasta alleanza democratica”

Achille Occhetto da Massimo Gramellini in Altre Parole su La7 entra col passo incerto del quasi novantenne, ma dimostra subito una grande lucidità mentale che ricorda il leone politico che fu capace nel 1989 di trasformare quell’eredità comunista che tanto dolore procurò a migliaia di militanti.

Dopo le incursioni della giornalista Giovanna Botteri nella kermesse Atreiu di Fratelli d’Italia che parlava della sensazione di trovarsi di fronte ad un popolo di militanti ex missini che dopo settant’anni sono messi alla prova del governo e mostrano paura, Achille Occhetto risponde del perché non ci va ad Atreiu, come invece hanno fatto altri rappresentanti dell’opposizione.

“Io non voglio polemizzare con quelli che ci sono andati, ma il tema è questo, con gli avversari ci voglio conversare, sono stato quello che quando si diceva, nel partito comunista che con i missini i conti erano stati chiusi nel 25 aprile, io andavo a parlare con Fini. Io credo che in quel contenitore, teso all’autoesaltazione, non ci sia lo spazio della vera discussione, anzi,  lo voglio dire a coloro che vanno da sinistra ad Atreiu – il problema vero di queste manifestazioni che lì sul palco vanno i peggiori arnesi che stanno picchettando lo stato di diritto”

La Botteri, infatti, parlava dell’affondo del ministro della giustizia contro magistrati e Cassazione.

Occhetto non la manda a dire, la sua ricetta politica è molto chiara: “nel momento in cui la sinistra fa fatica a trovare unità io dico, altro che unità della sinistra ci vorrebbe una vasta alleanza democratica, quando vediamo che è attaccato lo stato di diritto, la democrazia liberale, non c’è l’occidente democratico e l’oriente autoritario, siamo in realtà circondati”

Quello stato di diritto richiamato nei giorni scorsi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini che parla di attacco del governo: «Lascio l’Agenzia delle Entrate, è cambiato il clima, la lotta all’evasione sembra una colpa. Io politico? Non scendo in campo, ma parlare è un diritto»

L’attacco alla sanità pubblica fior all’occhiello del nostro paese deve far riflettere. La situazione delle sanità in Usa – ora in vetrina dopo l’uccisione del Ceo dell’assicurazione sanitaria – la ricaviamo dalla esperienza della Botteri che ricorda: “pagavo per me e mia figlia 2500 dollari al mese e quando per un dolore alla spalla sono andata in una clinica per fare una risonanza dall’assicurazione mi hanno risposto: “non può farla, lei è venuta con le sue gambe e questo vuol, dire che non ne ha bisogno”.

Trasportate questo esempio in Italia e fatevi mille domande.

Nel chiudere questo articolo non possiamo trascurare i problemi del governo con le frizioni fra lega e Forza Italia sui 20 euro del canone, che hanno pure fatto incazzare la premium con la minaccia delle dimissioni, ma anche tutti i distinguo su vari temi, l’approccio al bilancio sempre più problematico, le raccomandazioni del Quirinale che sembrano bastoni. Sara questa la paura letta dalla Botteri?

Al dl la della dimostrazione di forza e orgoglio di Atreiu, resta lo scoglio del referendum sull’autonomia che se si dovrà fare ad aprile sarà la prova di quella vasta alleanza democratica proposta da Occhetto. Vedremo

Roberto De Giorgi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.