Approvato il Decreto flussi

Approvato il Decreto flussi

Ecco cosa prevede Cambiano tante cose, dai Paesi sicuri d’origine (tra cui Bangladesh, Egitto e Marocco), all’emendamento “Musk”. Più difficili i ricongiungimenti familiari

Autore: Emanuele Nuccitelli

ROMA – L’Aula della Camera mercoledì ha approvato il Dl flussi con 152 voti favorevoli, 108 contrari e 4 astenuti. Il testo passa ora all’esame del Senato, dove va convertito in legge entro il 10 dicembre. Il provvedimento è composto di 21 articoli:

– L’articolo 12 bis contiene i nomi dei 19 ‘Paesi sicuri’: Albania; Algeria; Bangladesh; Bosnia-Erzegovina; Capo Verde; Costa d’Avorio; Egitto; Gambia; Georgia; Ghana; Kosovo; Macedonia del Nord; Marocco; Montenegro; Perù; Senegal; Serbia; Sri Lanka; Tunisia. Sulla definizione di Paese sicuro si è consumato lo scontro Governo-magistrati, che ha portato diversi Tribunali ad annullare i provvedimenti di trattenimento dei migranti e a rinviare la questione alla Corte Ue

– Approvato anche l’emendamento ‘Musk’ che prevede l’affidamento alle Corti d’appello della competenza sui procedimenti di convalida o di proroga del trattenimento dei migranti che chiedono la protezione internazionale. Esautorate le sezioni specializzate in materia di immigrazione dei tribunali

Un minuto di rumore alla Camera per Giulia Cecchettin, il papà si commuove

– Più difficile il ricongiungimento familiare: un emendamento della Lega stabilisce che “i richiedenti dovranno risiedere nel nostro Paese non più solo per un anno, ma almeno per due anni consecutivi”

– L’articolo 12 rafforza le procedure per l’identificazione dei migranti giunti irregolarmente in Italia o trattenuti nei centri in attesa di rimpatrio e prevede l’accesso agli smartphone in loro possesso o alla loro ispezione se non cooperano all’accertamento

– Oltre a estendere l’obbligo di acquisizione degli identificatori biometrici a tutti i richiedenti visti nazionali, il decreto stabilisce anche l’obbligo di sottoscrizione digitale del contratto di soggiorno per lavoro subordinato entro otto giorni dall’arrivo in Italia

– Il decreto stabilisce per l’anno prossimo 10mila ingressi fuori quota per l’assistenza familiare o sociosanitaria a favore di persone con disabilità o di grandi anziani

– Il decreto rivede al rialzo – da 93.550 a 110mila – le quote di ingressi di lavoratori stranieri stagionali per i settori agricolo e turistico-alberghiero previste per l’anno 2025

– Gli articoli dal 5 al 10 del decreto introducono protezioni per chi è vittima del caporalato e riconoscono permessi di soggiorno di sei mesi, rinnovabili, alle vittime di intermediazione illecita e sfruttamento

– Il ministro dell’Interno può limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale delle navi delle organizzazioni non governative quando ricorrano motivi di ordine e sicurezza pubblica (ma non in caso di soccorso), con sanzioni al comandante che non ottempera da 10mila a 50mila euro e con il rischio fermo amministrativo da un minimo di trenta fino a un massimo di sessanta giorni.

decreto flussi

 

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Redazione Radici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.