Moravia
Quest’oggi volevo condividere un noto scrittore vissuto nel secolo scorso. Amante della letteratura e della politica. Considerato uno dei più importanti romanzieri italiani del XX secolo: Alberto Moravia. In realtà il suo vero nome era Alberto Pincherle; il cognome d’arte Moravia lo prese dalla nonna paterna.
Nato a Roma il 28 novembre del 1907. Iniziò a scrivere nel 1918, alla giovane età di 11 anni. A causa di una brutta influenza si ritrovò ad occupare il tempo e la noia scrivendo. A spiegare questa precocitm fu l’autore stesso che in un’intervista diede due differenti motivazioni.
La prima era la forte vocazione narrativa che fin dall’inizio della sua vita l’aveva contraddistinto.
La seconda era che Moravia non aveva mai frequentato la scuola, che lui considerava “una zona di parcheggio dove i ragazzi venivano emarginati dalla vita, sino all’arrivo all’università'”. La causa del suo pensiero era dovuta dal fatto che egli non aveva avuto la possibilitm di frequentare la scuola a causa della tubercolosi ossea.
A causa della malattia passò un’adolescenza solitaria e non sviluppò mai una coscienza politica. Si occupava esclusivamente di letteratura, fino a “Gli indifferenti”, romanzo di esordio, pubblicato ufficialmente nel 1929. Libro accolto molto bene dal pubblico, molto meno dal regime fascista.
Questo il momento più alto della sua carriera, insieme alla pubblicazione di un altro suo libro, “La Noia” del 1960.
Il primo rappresenta la condizione italiana sotto il fascismo e il secondo la condizione italiana sotto il capitalismo del dopoguerra. Questi sicuramente sono i due lavori con cui Moravia ha avuto un enorme successo.
Il segreto della scrittura di Moravia stava nel conoscere le cose, nell’avere un’esperienza di base sulla quale immaginava luoghi, personaggi e situazioni. Gli ultimi anni fu impegnato nell’attività giornalistica e nel 1990. Moravia si spense nella sua città natale. Ogni tanto mi fa piacere ricordarlo e a ricordare quanto di bello c’è nella letteratura.
Matteo Parisi