Allarme acqua avvelenata in Bihar

Allarme acqua avvelenata in Bihar

Il Bihar è uno stato dell’India nord-orientale affetto da una gravissima contaminazione alle falde acquifere. Secondo degli studi iniziati nel 2001, l’acqua dei pozzi di ben 31 distretti su 38, comprende un concentrato altissimo di arsenico, fluoro e ferro che predispone a un lento avvelenamento di 63 milioni di persone su 86.
In base alle ricerche scientifiche condotte, 3 pozzi su 10 sono altamente inquinati.

Malattie causate dalla presenza di arsenico

L’elevata quantità di arsenico, comporta malattie neurologiche, cardiovascolari e forme di cancro alla vescica, ai reni e ai polmoni.
Prendo medicine per il fegato e l’artrite dal 2000” ha detto un uomo di 63 anni residente nel villaggio di Tiwaritola “Sono malato a causa dell’arsenico. L’acqua ne contiene troppo. Lo abbiamo scoperto grazie a delle investigazioni mediche”.
Da quando mi è stata riscontrata questa malattia, nonostante avessi fame, non sono stato capace di mangiare bene a causa di problemi gastrointestinali” ha confessato un contadino malato di cirrosi in un’intervista. Secondo quanto rivelato da alcun studi condotti negli ultimi anni, in Bihar un milione di persone sono morte a causa di avvelenamento da arsenico.
Durante la stagione delle piogge, l’acqua dei pozzi presenta inoltre un alto concentrato di contaminazione fecale, causando febbre tifoidea, colera, diarrea, elmintiasi intestinale e itterizia.

L’arsenico appesta la coltivazione

Il 30% dell’acqua sotterranea in Bihar presenta una contaminazione pericolosa sia per gli abitanti sia per l’agricoltura. In un rapporto di governo è stato dichiarato “il governo ha già preso diverse iniziative per fermare il flusso di liquame e il drenaggio dell’acqua nel fiume Gange e nei suoi affluenti. Il trattamento, di costo pari a 1200 crore, è stato già eseguito ed è in via di completamento
Tuttavia, in altri stati dell’India, la situazione non sembra essere diversa e non mancano parole aspre contro l’operato del governo. “I nostri villaggi sono come dei posti per picnic per i nostri politici” ha detto in un’intervista un abitante di un villaggio nel Satara “Abbiamo già perso un raccolto di Kharif, è ora che trovino una soluzione permanente per gestire l’abbassamento del livello dell’acqua sotterranea. Le persone non vogliono frasi già fatte. Vogliono l’acqua”.

Intervento del Governo

Dal 22 Marzo 2017 nelle aree rurali di Bihan sono stati costruiti 27 mila nuovi pozzi. Piano simile era stato messo in atto sin dal 2015 dalla Missione Atal per la ricostruzione di acquedotti,pozzi, reti fognarie, drenaggio di acqua piovana e installazione di un impianto garantisca in ogni casa la purificazione di 8-10 litri di acqua per giorno. Il progetto comprende anche 500 città di tutto il paese.

Finanziamenti dall’Europa

Dal 13 febbraio 2019 l’Europa ha dato il via a un programma di 40 milioni di euro per il monitoraggio dell’arsenico nell’acqua in Bihar. Tale programma, prevede sette progetti della durata di 4 anni l’uno, a cui hanno partecipato 130 diversi enti, tra cui università, laboratori di ricerca, settori privati e municipali.
India e Europa hanno collaborato molto sul miglioramento dell’acqua” ha detto l’ambasciatore dell’Unione Europea in un incontro tenutosi nel 2019 “arricchendo le tecnologie e la ricerca scientifica gli uni degli altri e le capacità di gestire lo stress per la gestione delle risorse d’acqua. Le ricerche selezionate e i progetti innovativi affrontano ulteriori problemi legati all’acqua e così facendo si contribuirà agli obiettivi di sviluppo sostenibili a cui sia l’Europa che l’India sono impegnate”.

Ad oggi i pozzi del Bihar presentano in media una profondità di 28 metri contro i 150 necessari per la purificazione dell’acqua dall’arsenico. Il monopolio dell’acqua è inoltre ormai gestito da enti privati, i quali distribuiscono acqua pulita solo a chi può permettersela. Pertanto, è necessario un intervento internazionale a lungo termine volto non solo al monitoraggio dell’acqua, ma anche delle operazioni amministrative effettuate dalle aziende private e al finanziamento di migliaia di pozzi in tutto il paese che permettano agli abitanti di Bihar, di lavarsi, bere e cucinare senza più danneggiare la propria salute.

Viviana Maya Bellavista

Redazione Radici

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