Storia dell’Africa e migrazione europea: due incontri alla XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana
La XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti, si terrà da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre. Tra i molti ospiti che si confronteranno sul tema della gratitudine, anche la giornalista sudanese Zeinab Badawi con l’antropologo culturale Marco Aime e lo scrittore Gabriele Del Grande.
Zeinab Badawi – di cui a fine agosto uscirà il libro Storia africana dell’Africa edito da Rizzoli – e l’africanista Marco Aime rifletteranno sulla necessità di cambiare prospettiva e di ridare voce agli africani nell’incontro Africa, un continente da riscoprire, che si terrà sabato 31 agosto alle ore 12, al Teatro degli Impavidi.
L’Africa è il luogo di nascita dell’umanità, ha visto fiorire antiche civiltà, imperi, e vivaci luoghi di cultura e di commercio. Eppure, per molti, la sua storia comincia solo pochi secoli fa con l’arrivo degli europei, e per troppo tempo è stata dominata dalle narrazioni occidentali di schiavitù.
Zeinab Badawi è una presentatrice, giornalista e regista sudanese. Presidente della Royal African Society dal 2014 al 2021, è presidente della School of Oriental and African Studies (SOAS) dell’Università di Londra. Lavora nei media britannici e ha vinto numerosi premi e riconoscimenti.
Marco Aime insegna Antropologia culturale all’Università di Genova. Autore di studi sull’Africa, ha pubblicato numerosi saggi di studi antropologici, fra i quali L’incontro mancato. Turisti, nativi, immagini (2005), Timbuctu (2008), Cultura, per la collana «I sampietrini» (2013), L’isola del non arrivo. Voci da Lampedusa (2018), Il grande gioco del Sahel (con A. de Georgio, 2021), Di pietre, di sabbia, di erba, di carta (2024), usciti per Bollati Boringhieri.
Di popoli migranti si parlerà anche nell’incontro Il secolo è mobile dell’autore, e fondatore dell’Osservatorio Fortress Europe Gabriele Del Grande che si terrà sabato 31 agosto alle ore 16.15, al cinema Moderno. Del Grande rileggerà la storia delle migrazioni in Europa e della loro progressiva illegalizzazione: se fino all’inizio del Secolo breve non esistevano passaporti, e si viaggiava sui transatlantici senza documenti né lasciapassare, oggi sui fondali del Mediterraneo giacciono i corpi di migliaia di emigranti annegati lungo le rotte del contrabbando. Attraverso una selezione esclusiva di foto e video d’archivio, Del Grande presenta un excursus che rivela il presente sotto una nuova prospettiva e anticipa il futuro con una proposta visionaria.
Gabriele Del Grande racconta le migrazioni dal 2006, quando fondò l’osservatorio Fortress Europe. Da allora ha viaggiato in una trentina di paesi tra le due sponde del Mediterraneo, il nord Europa e il Sahel. È autore dei libri Mamadou va a morire (2007), Roma senza fissa dimora (2009) e Il mare di mezzo (2010) pubblicati da Infinito edizioni; Dawla (2018) e Il secolo mobile (2023) pubblicati da Mondadori. Nel 2014 ha ideato e co-diretto il film Io sto con la sposa.