Immigrazione – Biffoni (Anci): I Comuni pronti a fare loro parte
Anci ha avanzato proposte. Il Ministero ci incontri”
“Un grade clima di collaborazione quello di oggi tra i circa 80 amministratori, sindaci di tutte le parti politiche e provenienti da tutte le aree del paese da Bolzano a Messina che hanno preso parte a Roma alla riunione della Commissione immigrazione dell’Anci. Lavoriamo insieme per far recepire dal governo le proposte avanzate dall’Anci che vanno dall’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, all’ampliamento e potenziamento della rete SAI, fino alla gestione delle situazioni delle città di frontiera e dei migranti ‘fuori quota’. C’è grande preoccupazione da parte di tutti i Comuni, di tutti gli schieramenti politici per la situazione attuale”. È quanto ha ribadito il sindaco di Prato e delegato Anci all’immigrazione Matteo Biffoni a conclusione della Commissione Immigrazione e Politiche per l’Integrazione che si è tenuta oggi a Roma presso la sede di Anci, rappresentati da sindaci e assessori, quasi tutti capoluoghi di provincia.
“I Comuni chiedono più strumenti e misure per gestire questa situazione – ha proseguito Biffoni – ribadiamo ancora una volta la necessità di puntare sull’accoglienza diffusa, sulla rete SAI riconoscendo incentivi ai Comuni che accolgono a partire dal rafforzamento degli strumenti di sicurezza urbana”.
Sul tema dei minori stranieri non accompagnati la posizione dei Comuni e dell’Anci resta la stessa di sempre. “Tutti gli amministratori presenti – ha continuato Biffoni – si sono espressi a favore di una più chiara e rinnovata divisione dei compiti e delle responsabilità. Lo Stato centrale si occupa della prima accoglienza, e i Comuni continuano a svolgere la loro parte, nel massimo spirito di collaborazione, nella seconda accoglienza prevedendo però un incremento dei posti nel SAI per i minori”.
“Come già dichiarato dal presidente di Anci, Antonio Decaro – aggiunge il delegato Anci – i centri di prima accoglienza, gestiti dal ministero dell’Interno, dovranno essere il primo approdo dei minori soli per poi essere accolti nelle strutture di seconda accoglienza della rete SAI. I SAI, voglio ribadirlo, devono divenire stabili e continuativi. Ormai, dopo anni di flussi migratori, possiamo dire che il fenomeno è presente tutto l’anno, seppur con dei picchi in estate, e necessita di avere regole certe. È inoltre fondamentale il dialogo tra Prefetture e Comuni per ritornare a gestire i flussi e i collocamenti evitando che i minori siano incanalati solo verso alcuni territori”.
Per quanto riguarda infine i richiedenti asilo, emerge la necessità di riattivare la clausola di salvaguardia. “I Comuni che aderiscono alla rete SAI – ha sottolineato Biffoni – non possono essere aggravati da altre forme di accoglienza sul territorio. Una soluzione concreta all’effettiva equa distribuzione secondo il Piano nazionale che deve essere aggiornato periodicamente”. Mentre sui “Cpr attendiamo le proposte del governo per fare poi le nostre valutazioni”.