Il potere e il volere

Che la Penisola sia in fase di trasformazione, lo avvertirebbe anche l’uomo più distratto del mondo. Chi è attento, per altro, se ne rende maggiormente conto. Il termine”sacrificio” ha lasciato il posto al “riesame” dei fatti. Sia nel settore pubblico, che privato. Sullo sfondo, assai sfumato, c’è un quadro politico ancora indefinito. Per ora, non riusciamo a capire chi “guida” e chi “segue”, ma, col tempo, i giochi torneranno a essere chiari. Ora, l’Italia, che è un tassello del tessuto UE, dovrà essere messa nelle condizioni di contare di più nell’Europa Stellata e sul ritorno della Pace.
I coinvolgimenti politici sono troppo vicini perché possano permettere passi accelerati. Non resta che verificare se la fase acuta della nostra economia riuscirà a essere risolta entro fine anno. Questa volta, però, assumendo una precisa genesi di progetto. Sempre che, come da vecchio copione, il cerchio si chiuda con poco di fatto. Sarebbe fantapolitica ma, in definitiva, non proprio tanto. Quelli che, invece, potrebbero frenare l’evoluzione restano i conflitti di “progetto” all’interno dei partiti di maggioranza.
Il punto d’approdo, a noi dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo ‘Anim Aps’, sa già di ”vissuto”. Per ora, però, non ci sono altre possibilità per definirlo in modo diverso. Forse, non c’era altra via per tentare di non vanificare quel poco di positivo che ancora sopravvive nella Penisola. Questo, se non ci saranno troppi intoppi di “percorso, ” potrebbe essere l’anno dei segnali di ripresa per la Repubblica Italiana. Le idee di cambiamento, però, ci sembrano parecchie; anche troppe. Per dare un parere sui risultati, non ci resta che la consapevolezza d’aspettare. Sempre avendo presente che non sempre volere è potere. Intanto, ci ha lasciato un grande Uomo Politico. Di Berlusconi ci rimane il suo idea politico.
Giorgio Brignola
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