Il cielo nonostante tutto resta luminoso

Gli auguri del Co-direttore Daniela Piesco
“Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore”. Con queste parole la popolazione di Gerusalemme accolse Gesù nel suo ingresso nella città santa, acclamandolo quale re d’Israele. Qualche giorno più tardi, però, la stessa folla lo rifiuterà con grida ostili: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!” .
La liturgia della Domenica delle Palme ci fa rivivere questi due momenti dell’ultima settimana della vita terrena di Cristo. Ci immerge in quella folla così volubile, che in pochi giorni passò dall’entusiasmo gioioso al disprezzo omicida.
Ma nel momento del giudizio il corpo di Cristo, nudo a metà,con la schiena dritta la testa alta e il solenne drappeggio del manto rosso ci dicono che egli è la Verità.
Ci dicono che Egli sa perché la “folla” gli preferisce, e gli preferirà sempre, Barabba.
Perché in quella folla non ci sono solo i ladroni, che naturalmente votano per un ladrone, ma ci sono anche coloro che non amano la verità, che si rifiutano di “vedere” e decidono di vivere ignorando ,fermandosi alla superficie delle cose.
Ci sono i pessimisti metafisici persuasi che l’uomo sia per natura volto al male, ci sono coloro che per principio non amano gli idealisti.
Ci sono, nella folla, tutti quelli che alla luce preferiscono le tenebre, perché la tenebra nasconde, e la luce smaschera.
Su quella loggia va in scena una vicenda che per quanto tragica è sublime poiché il cielo, nonostante tutto, resta luminoso come presagio di resurrezione.
Buona Domenica delle Palme
pH Fernando Oliva