Lettera a Noa

Lettera a Noa

loDi Rita Amabili 

Lettera a Noa da sua nonna,
per un Natale pieno di felicità
Arriverai finalmente dopo Natale, piccolo regalo lasciato sotto l’albero per portare entusiasmo e felicità, poiché già ti sto cullando nel pensiero, mio adorato primo nipote. Natale arriverà presto, lascia che te lo spieghi. Il posto di Dio sulla terra non è la luce che porta ogni figlio? Quando ero piccola questa festa commemorava la nascita di Gesù di Nazareth, ora non se ne parla quasi più, ma sai benissimo che anche se stiamo zitti non significa che non esiste. Inoltre, vorrei condividere con te la mia visione su di lui, Noa, mi ascolterai? Poco importa che questo bambino sia nato o no il 25 dicembre, non conosciamo la vera data della tua venuta, ma l’amore che ti portiamo non è meno autentico, vero? Ti trovi in un futuro prossimo, sull’orlo dell’intensa gioia con la quale presto inumidirai il nostro presente; venuto da un passato sempre attuale, Gesù ci raggiunge nella nostra realtà se accettiamo di aprirci alla sua presenza. Il posto di Dio sulla terra non è la luce che porta ogni bambino? Ho sentito che non saresti stato ben accolto da tutti. Non è impossibile, non lo è stato solo Gesù ma anche altri milioni di figli non amati con cui vorrei che ci legassimo: Gesù, tu, io, il mondo intero. A mio parere, l’unico modo per celebrare il Natale è aprire il proprio cuore verso l’universale e tu, Noa, mi parli già d’amore: quello che Gesù ha cercato di spiegarci. Ogni anno immagino il Natale festeggiato calorosamente, con regali, cibo, musica e alberi illuminati; con la famiglia, gli amici e questa volta tu mio piccolo bambino, sul punto di illuminare il mondo come lui. Questo giorno unico non può essere vissuto perfettamente finché un solo piccolo ha fame, finché una sola nonna è preoccupata per il bambino che ama, finché un genitore deve andare in guerra e un altro piange, disperato. Questo momento di gioia non può essere vissuto appieno se, mentre odo campane e risate, un altro percepisce il rumore di una pistola, di una granata o di un bombardamento. Gesù è venuto a portare l’Amore a ciascuno, ad ogni essere umano. Il posto di Dio sulla terra non è la luce che porta ogni bambino? E non importa se io prego Gesù, un altro prega Yahweh e un altro ancora Allah, l’importante è che l’Amore risieda nei nostri cuori. Quando verrai, vorrei augurarti che ogni donna e ogni uomo sappiano coniugare l’amore al tempo della fratellanza, ma anche tu dovrai lavorare per questo mondo nuovo. Questo mondo sperato da tempo. Noa, piccolo dono di luce, lasciato sotto l’albero per portare a lui la premura e la felicità, quando sarai sul punto di arrivare, due settimane più in là del suo compleanno, stringi forte la mano di Gesù. Forse vedendo in un solo tratto la vostra luce, a ciascuno di voi, l’universo finalmente cambierà: farà un po’ più Natale ma nessuno indovinerà perché! Il posto di Dio sulla terra siamo io e te che accogliamo ‘l’altro’, chiunque esso sia!

Redazione Radici

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