L’Uomo per l’Informazione o l’Informazione per l’Uomo?

L’Uomo per l’Informazione o l’Informazione per l’Uomo?
Fonte immagine: Archivio RAI/Wikimedia Commons
Stravolgere la verità storica con la falsa giustificazione che si utilizza la libertà artistica della fiction è grave? Si’
Va denunciato pubblicamente chi se ne serve? Si’
Questa e’ sempre stata la nostra linea di comunicazione che confermiamo con questo articolo del nostro editorialista Antonino Giannone che condividiamo e che rafforziamo con la nostra pubblica denuncia. 
 
Dott. Antonio Peragine 
 
L’Uomo per l’Informazione o l’Informazione per l’Uomo?
                        di Antonino Giannone 
Nei giorni 14-15 e 17 Novembre, Rai 1 ha trasmesso in tre puntate la Fiction ‘Esterno notte’ del regista Marco Bellocchio.
La Fiction è stata palesemente una ricostruzione distorta, da una parte politica, di un evento drammatico per la Storia dell’Italia: il rapimento, la prigionia per 55 giorni e l’assassinio, da parte delle Brigate Rosse, di Aldo Moro, Presidente della Democrazia Cristiana e Statista riconosciuto a livello internazionale.
Chi e’ il responsabile della Rai che ha commissionato questa Fiction a Marco Bellocchio? in “buongiorno Notte” questo signore …ha fatto un primo film come portavoce BR, adesso “esterno notte” libera interpretazione del libro di una brigatista (fuoriuscita dal PCI…per la lotta armata ) e la Rai paga tutto ????
Le figure non brigatiste tutte rappresentate (compreso Paolo VI* in modo “grottesco”) , nessuna verità storica o cronaca ; con i soldi degli italiani .. .)
Si poteva esigere più rispetto della verità storica?. Le menzogne sono menzogne.
Come si può fare dire al sosia di Aldo Moro che si confessa con un sacerdote, affermazioni e accuse che nessuno ha mai sentito e che non sono mai state comprovate dalle Commissioni d’inchiesta parlamentari sul caso Moro? Si leggano gli atti dell’ultima Commissione coordinata dall’on. Beppe Fioroni.
La Fondazione Democrazia Cristiana /Fiorentino Sullo con il Presidente On. Gianfranco Rotondi e il suo Comitato Scientifico sono intervenuti e hanno pubblicato le loro critiche (www.fondazionedemocraziacristiana.it).
In questo articolo, sentiamo il dovere di chiedere agli operatori culturali e della Comunicazione se pensano che l’informazione e’ per l’uomo o l’uomo per l’informazione?.
Chiediamo qual’e’ l’Etica dell’informazione?
In questo caso, come cittadini, avremmo voluto dall’emittente  pubblica, la RAI che finanziamo con il canone, che avesse saputo raccontare ai giovani Millennials e delle generazioni Zeta e Alfa la Verità storica sul rapimento e l’assassinio di Aldo Moro, la cui uccisione ha segnato lo spartiacque della notte politica intervenuta fino ad oggi.
Invece si e’ voluto assecondare e compiacere chi politicamente, dopo la morte di Aldo Moro, ha esultato e ha fatto retrocedere l’Italia che era diventata la V^ potenza industriale del mondo.
“Esterno notte” ci e’ sembrata un’opera forse artisticamente pregevole, ma per numerosi aspetti oggettivi: inaccettabile.
La Rai non sapeva delle esperienze culturali e politiche di Marco Bellocchio che, lo ricordiamo solo per onorare la verità dei fatti, in gioventù subì l’influenza dichiarata di ideologie maoiste. Rispettabile utilizzare il pluralismo culturale, ma una tale tragedia italiana non avrebbe dovuto essere raccontata da un regista più imparziale?
Maria Fida Moro ha espresso la sua ferma disapprovazione contro la Fiction di Bellocchio: “Si rispetti la storia o ci lascino in pace. È già vergognoso infischiarsene del dolore altrui ed è doppiamente vile usarlo per fare affari” “O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e allora ci si lascia in pace”. La primogenita di Aldo Moro, Maria Fida, ha affidato a questa riflessione il suo sfogo sulla Fiction Esterno Notte, dopo che è stata presentata a Cannes e poi in sala.
I 55 giorni della prigionia dello statista vengono raccontati con dovizia di particolari anche inediti, ma non emerge la violenza dei brigatisti e della loro scelta e pura azione criminale; invece emerge l’esaltazione di chi nel Paese e in pochi ambienti universitari, senza mancanza di scrupoli, esaltava un gruppo di assassini e sosteneva quel modus agendi per una fantomatica rivoluzione proletaria.
Non emerge che i Brigatisti Rossi commisero ogni genere di reato pur di procurarsi denaro, eppure erano temuti….eppure non sono stati puniti anzi anche premiati. E l’elenco di quelli riabilitati come se nulla avessero commesso è troppo…insopportabilmente lungo come i nomi delle loro vittime che hanno pagato con la vita.
Emerge una preconcetta visione di accuse alla Democrazia Cristiana di quegli anni, facendola apparire come il mandante di tale rapimento e dell’esecuzione. Una confessione dell’attore che impersona Aldo Moro a un sacerdote con esplicite accuse citando i nomi di Andreotti e di altri.
Stravolgere la verità storica con la falsa giustificazione che si utilizza la libertà artistica della fiction è grave e va condannato chi se ne serve: le menzogne sono menzogne
E le menzogne non sono ancora più riprovevoli quando si usano per denigrare un partito politico a cui l’Italia deve la ricostruzione, la indipendenza, la democrazia e la libertà?
Il C.S. della Fondazione DC ha scritto “Un’accusa, senza prove documentate, che riapre la questione Comunista in Italia che non ha saputo riconoscere il ruolo positivo della DC nella ricostruzione del Paese, fino a fare diventare l’Italia la V^ Potenza industriale nel mondo. Gli eredi del PCI, il Partito Democratico, non hanno mai pagato dazio in politica in Italia, pur se il Comunismo è stato sconfitto definitivamente dalla Storia con la caduta del muro di Berlino nel 1989”
Con questa nota, esprimo affetto e vicinanza a Maria Fida Moro, che ho avuto l’onore di conoscere e d’incontrare in diverse manifestazioni pubbliche, ed esprimo solidarietà a tutti i suoi familiari e a coloro che in quei 55 giorni s’impegnarono per salvare la vita dello Statista Democristiano, tutelando il rispetto delle Istituzioni.
Abbiamo il dovere di tramandare a figli e nipoti, ai  giovani dell’era digitale, la Verità storica e non di assecondare in silenzio chi politicamente, dopo la morte di Moro, ha esultato e ha fatto retrocedere l’Italia tra i Paesi più industrializzati.
Condividiamo quanto ha scritto il C.S. della Fondazione DC/Fiorentino Sullo:  “Ci auguriamo che possa iniziare una rivoluzione culturale con Liberali, Popolari e Cristiani impegnati nel sociale, con il governo di Centro Destra di Giorgia Meloni che ha ricevuto il consenso elettorale di gran parte dei Cattolici e delle Associazioni, a cominciare da “Diciamolo sui Tetti” che ha anche espresso la presenza di suoi rappresentanti, come autorevoli Ministri dell’attuale Governo”
Ci uniamo agli  Educatori, a Genitori e Nonni, ai Docenti, che  invitano i Giovani Millennials, le  generazioni Zeta e Alfa di documentarsi sempre con fonti obiettive e credibili, non solo sulla vicenda umana e politica di Aldo Moro, ma anche degli altri grandi Testimoni italiani, imprenditori: Enrico Mattei, Adriano Olivetti; Magistrati: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino; Politici:  Luigi Einaudi, Giorgio La  Pira, Remo Gaspari,  Amintore Fanfani,  Giovanni Marcora, Tina Anselmi, e agli insegnamenti di Pontefici: Paolo VI, Giovanni Paolo II , Benedetto XVI e Papa Francesco e a numerosi altri Testimoni laici  per ispirarsi ai loro valori etici e di umanesimo cristiano che potranno aiutarli nel loro futuro per il miglioramento del Bene comune di questo nostro Bel Paese.
Antonino Giannone, Prof. Leadership and Ethics

Redazione

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