La presenza italiana nella missione Nato in Kosovo

La presenza italiana nella missione Nato in Kosovo
© ARMEND NIMANI / AFP - Alpini della forza italiana in Kosovo

La consistenza massima autorizzata dall’Italia è di 638 militari, 230 mezzi terrestri e un aereo

L’ordine e la pace in Kosovo, che ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008, sono garantiti da una forza militare internazionale guidata dalla Nato: la Kosovo Force (KFOR). Attualmente la consistenza massima annuale autorizzata dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è di 638 militari, 230 mezzi terrestri e 1 mezzo aereo.

Dal 17 novembre 2021, si legge sul sito del ministero della Difesa, il vice comandante della missione NATO KFOR è il generale B. Luca Piperni dell’Esercito Italiano.

Il contingente italiano è impiegato in diversi ambiti e mansioni come personale dislocato presso il Comando NATO a Pristina. Al suo interno operano circa 90 militari appartenenti alle tre Forze Armate e all’Arma dei Carabinieri; unità a livello Reggimento denominato Regional Command West (RC-W – Comando Regionale – Ovest) dislocato nella base “Villaggio Italia” nei pressi della città di Pec/Peja.

Il nucleo fondamentale di questa unità è costituito dal Reggimento artiglieria terrestre “a Cavallo” della Brigata Pozzuolo del Friuli ed impiega anche militari di Austria, Croazia, Macedonia del Nord, Moldavia, Polonia, Slovenia, Svizzera e Turchia.

Nell’ambito del Regional Command West, comandato dal Colonnello dell’Esercito Marco Javarone, operano anche 12 Liaison Monitoring Team (LMT – Team di Collegamento e Monitoraggio) con il compito di assicurare un continuo contatto con la popolazione, le istituzioni Governative locali, le organizzazioni nazionali ed internazionali, i partiti politici, ed i rappresentanti delle diverse etnie e religioni presenti sul territorio al fine di acquisire elementi di conoscenza utili al Comando KFOR per lo svolgimento della propria missione, garantendo un “ambiente” sicuro e stabile; battaglione multinazionale di ricerca informativa – l’Intelligence, Surveillance and Reconnaissance Multinational Battalion (ISR MNBN), costituito dal 1 giugno 2016 e alle dipendenze di KFOR; un LMT a leadership italiana, inquadrato nel Regional Command East a guida Stati Uniti d’America, che opera nella municipalità della capitale Pristina; reggimento Carabinieri denominato Multinational Specialized Unit (MSU-Unità Multinazionale Specializzata) situato nella città di Pristina e comandato dal colonnello dell’Arma dei Carabinieri Maurizio Mele.

L’Arma dei Carabinieri contribuisce alla missione italiana in Kosovo con questa unità altamente specializzata sin dai primi giorni dell’agosto 1999, anno di inizio della missione NATO. Da sempre il reggimento è stato impiegato nella zona nord del Paese caratterizzata da una forte presenza di popolazione di etnia serba prevalentemente nella città di Mitrovica.

AGI

Redazione Radici

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