Fotografie inutili: il progetto artistico itinerante di Luca Bortolato alla fondazione Arnaldo Pomodoro

Fotografie inutili: il progetto artistico itinerante di Luca Bortolato alla fondazione Arnaldo Pomodoro
 La Fondazione Arnaldo Pomodoro ospita oggi , 30 giugno, dalle 19.00 nello Studio del Maestro (Via Vigevano 3, cit. 061) una tappa del progetto artistico itinerante di Luca Bortolato “Fotografie Inutili. Archivio fotografico ciclo-diffuso”.

Il progetto, a cura di Federica Arcoraci e patrocinato dal Comune di Padova, ruota attorno alla rivitalizzazione di una raccolta di vecchie fotografie, provenienti da album di famiglia dimenticati, che Bortolato ha recuperato e acquisito nel tempo, e al quale restituisce nuova vita e senso attraverso un’azione performativa che coinvolge il pubblico.

Lo scorso aprile l’artista è partito da Verona in sella a una bici d’epoca, per un itinerario che lo sta portando ad attraversare tutta l’Italia, dal Veneto alla Puglia, dalla Sicilia al Piemonte, fino alla Sardegna. Un viaggio che in tre mesi coprirà 4600km, facendo tappa in musei, associazioni culturali e gallerie d’arte per realizzare Fotografie Inutili.
Ad ogni tappa del viaggio l’artista realizza una performance invitando i partecipanti a scegliere una delle “fotografie inutili”, che Bortolato timbra, segna con luogo e data e firma, donandola al partecipante, al quale viene scattato un ritratto con il volto coperto dalla fotografia ricevuta.

Attraverso il duplice atto della scelta e del dono, le fotografie “inutili” vengono “riattivate”, acquistano nuovo senso e nuova vita, ed entrano a far parte di un singolare “archivio nomade” dell’artista, che tiene traccia di tutte le fotografie “non più inutili”.
Nell’ambito del progetto, Bortolato realizzerà per la Fondazione una variante speciale, nata dal suo incontro con l’Archivio di Arnaldo Pomodoro – dove lo studio e la “riattivazione” di fotografie considerate marginali è attività quotidiana – e con la poetica tipica del lavoro del Maestro.

Ogni fotografia – anche quelle “inutili”, delle quali cioè si è persa la connessione con una storia definita – è un documento di memoria, il tassello del racconto di un universo di persone, luoghi, momenti e storie. Ogni fotografia ha un potere narrativo, insito nell’immagine ma potenziato dalla presenza sul retro di parole scritte, timbri, date, riferimenti a persone e/o situazioni: frasi per noi indecifrabili perché appartenenti a vite altre, che non ci appartengono, scritture in fondo incomprensibili e misteriose, così come lo sono le sequenze segniche che caratterizzano l’opera di Pomodoro.
Così come succede con le immagini, anche l’incontro con queste scritture misteriose, tra queste tracce di vite altrui e le nostre vite, i nostri sogni e i nostri intimi racconti, scatena la nascita di nuove visioni e interpretazioni, di una nuova narrazione che riattiva e dona nuova vita alle “fotografie inutili”.

Ospite della Fondazione negli spazi dello Studio di Arnaldo Pomodoro, Bortolato realizzerà la performance di Fotografie Inutili mostrando ai partecipanti solo il retro delle fotografie: ciascuno dovrà scegliere la sua fotografia da “riattivare” non in base all’immagine, ma alla curiosità o all’inaspettata sintonia con le tracce scritte dietro di essa.

Redazione

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