Mosca si ritira da Kharkiv e punta a Izyum

Mosca si ritira da Kharkiv e punta a Izyum
Mosca si ritira da Kharkiv e punta a Izyum

Nella notte, i missili russi hanno colpito Zaporizhzhia e la regione di Sumy

Un ulteriore riposizionamento della strategia russa in Ucraina sarebbe in corso a Est: lo segnalano le diverse analisi militari internazionali nel 79/mo giorno dall’inizio dell’invasione russa nel Paese. Secondo il New York Times, le forze armate di Mosca si starebbero ritirando da Kharkiv, la seconda città ucraina a nord dei territori contesi del Donbass, e si tratterebbe della seconda più importante battuta di arresto della “operazione speciale” dal suo inizio, lo scorso 24 febbraio. La resistenza delle forze ucraine ha respinto l’avanzata sul fiume della regione, il Severskij Donets a est di Severodonetsk, nell’area di Lugansk, secondo quanto si evince da immagini satellitari.

L’intelligence della Difesa britannica evidenzia che le forze russe stanno intensificando le offensive su Izyum e a Severodonetsk, nel tentativo di spingersi verso Sloviansk e Kramatorsk, entrambe nella regione di Donetsk.

Secondo Londra, l’obiettivo principale su questo asse è quello di circondare le forze ucraine isolandole dai rinforzi provenienti da Ovest. Nella notte, i missili russi hanno colpito Zaporizhzhia e la regione di Sumy. L’amministrazione della regione di Zaporizhzhia ha segnalato che un nuovo contingente russo è arrivato a Mykhailivka, appena a sud dell’attuale linea del fronte e poco a nord di Melitopol.

A Mariupol, le truppe russe cercano oggi di irrompere nell’area dello stabilimento Azovstal, sotto copertura delle bombe, secondo quanto riferito dal consigliere del sindaco della città portuale; centinaia di soldati, fra i quali molti sono feriti anche molto gravemente, continuano a resistere dopo settimane di attacchi, mentre tutti i civili che si rifugiavano nei sotterranei dell’acciaieria dovrebbero essere stati evacuati.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato che dal 24 febbraio sono stati colpiti 570 strutture sanitarie e 101 ospedali.

AGI

 

Redazione Radici

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