Non ha ignorato l’organizzazione delle rappresentanze di base il dibattito in Assemblea tra i membri di Fdi. Le recenti elezioni dei Comites, (Comitati per gli italiani all’estero) cui ha partecipato meno del 3% degli aventi diritto, hanno dimostrato come sia “totalmente da ripensare il sistema della rappresentanza degli italiani nel mondo”. Lo stesso CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’estero) con “la sua struttura pachidermica e lottizzata, ha dimostrato di non essere adeguato a reggere le sfide del presente”. In un’Italia a crescita demografica zero il tema dell’immigrazione di ritorno può essere un’opportunità. “Il calo demografico va contrastato con politiche serie di sostegno alle famiglie e alla natalità e qualora si renda necessaria una quota di immigrazione facendo ricorso a un’immigrazione compatibile con i nostri modelli culturali e valoriali; in primis i cosiddetti oriundi” scrivono nel documento discusso.

“Nel momento in cui in Parlamento si riapre il dibattito sulla concessione della cittadinanza per jus culturae, non può non mettersi all’ordine del giorno la questione del riacquisto della cittadinanza italiana già posseduta per jus sanguinis e perduta quando non esisteva la doppia cittadinanza”. Per quanto riguarda la rete e i servizi diplomatico- consolari, “vogliamo l’apertura di nuove sedi e un corretto finanziamento di quelle esistenti attraverso misuredi riqualificazione della spesa e reperimento delle risorse”.

Assegnano ai connazionali all’estero il ruolo di “veri ambasciatori dell’italianità”. E s’impegnano a lavorare per “rafforzare l’insegnamento e diffusione della lingua italiana”. Infine, emergono dall’Assemblea idee precise su come difendere il Made in Italy: “Va – secondo Fdi – rafforzata la difesa della denominazione d’origine, la lotta alla contraffazione con sanzioni per chi acquista, l’obbligatorietà della marcatura d’origine, la promozione straordinaria nei mercati emergenti”.

FDI E CTIM PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO, UN DECALOGO IN 10 PUNTI

Per indicare percorsi e scelte precise, l’assemblea FdI ha redatto un decalogo in dieci punti, strada sulla quale si muoveranno nei prossimi mesi i rappresentanti di Fdi e Ctim. Difendere la rappresentanza degli italiani all’estero, in primis la legge Tremaglia sul voto all’estero, garantendone una efficace attuazione con l’introduzione del voto elettronico; sostenere e favorire il processo di riforma e rilancio degli organismi rappresentativi delle comunità all’estero, Comites e CGIE; difendere i diritti, le conquiste, i servizi, degli italiani all’estero, con particolare riferimento al potenziamento dei servizi consolari, l’assistenza sanitaria in Italia per i residenti all’estero, l’equità nella condizione fiscale; riaprire il termini per il riacquisto della cittadinanza italiana per coloro che l’hanno perduta non per scelta ma per obbligo e opzione forzata quando non era previsto il regime della “doppia cittadinanza”; promuovere l’Italianità di ritorno, tanto in termini economici, quanto culturali, sociali e personali; favorire sinergie con istituzioni economiche, culturali, universitarie; impegnarsi per la promozione della lingua e della cultura italiana e la conservazione e la valorizzazione dei simboli e dei monumenti italiani all’estero; promuovere il turismo degli “Italiani in Italia”, creando un sistema di attrazione e scoutistica, dedicata ai cittadini all’estero e agli oriundi italiani, teso a invogliarli a venire in vacanza in Italia; introdurre agevolazioni fiscali per quanti ristabiliscano la residenza in Italia, contribuendo così a un maggior gettito di imposta sui redditi, e misure per il reinserimento dei connazionali particolarmente qualificati professionalmente; introdurre misure per facilitare i nostri ricercatori nella loro formazione all’estero e in Italia e promuovere forme di tutela dei nostri studenti all’estero; rivedere le priorità politiche che riguardano tutela, assistenza e sostegno ai cittadini italiani residenti o temporaneamente all’estero: i connazionali all’estero sono parte integrante del popolo italiano, della sua sovranità e identità nazionale.

La lesione dei loro diritti aggredisce entrambe.

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