Il Sinn Fein si avvia verso una storica vittoria nell’Irlanda del Nord

Il Sinn Fein si avvia verso una storica vittoria nell’Irlanda del Nord
© PAUL FAITH / AFP

L’antico braccio politico dell’IRA sarà il primo partito nazionalista che vince le elezioni parlamentari nei cento anni di storia della provincia britannica

Il Sinn Fein, l’antico braccio politico dell’IRA (Irish Republican Army), si avvia a conquistare una vittoria storica alle elezioni per l’Assemblea parlamentare, anche nota come Stormont, dell’Irlanda del Nord. Sarà il primo partito nazionalista che vince le elezioni parlamentari nei cento anni di storia della provincia britannica, una vittoria che alimenta speranze (e timori) di un’Irlanda unita.

Il partito, che tradizionalmente spinge per la riunificazione dell’Irlanda, ha infatti ottenuto il 29% dei voti di prima preferenza, l’1,1% in più che nel 2017, mentre il Partito democratico unionista si è fermato al 21,3%, il 6,7% in meno che cinque anni fa.

Dietro si piazza il partito centrista Alleanza, che passa dalla quinta alla terza posizione, con il 13,5% dei voti e avrà a questo punto un ruolo di primo piano nel prossimo governo. Il nazionalista Sldp (il partito socialdemocratico e laburista) e il partito unionista dell’Ulster, terza e quarta forza nel precedente esecutivo, perdono posizioni ottenendo il 9,1 e l’11,2 dei voti.

Al contrario, sale dal 2,5 al 7,6% la Voce tradizionale Unionista, costola del Dup, la cui crescita testimonia la divisione del movimento unionista e anticipa difficoltà nella formazione del futuro governo.

Lo Sinn Fein – letteralmente “noi stessi” in gaelico irlandese – è il movimento indipendentista irlandese fondato nel 1905 da Arthur Griffith, organizzazione militare clandestina sorta con il nome di Irish Volunteers, per liberare l’Irlanda dal dominio inglese. Dal 1919 al 1921 condusse una campagna di guerriglia contro le forze della Corona Britannica in Irlanda.

L’isola d’Irlanda è divisa dal 1921, da quando una parte importante, oggi la Repubblica d’Irlanda, ottenne l’indipendenza dall’impero britannico. A Londra il famoso leader irlandese, Michael Collins, accettò la spartizione dell’isola, che il governo britannico vendette come temporanea.

Le sei contee nord-orientali, quelle dove la maggioranza della popolazione era protestante e contraria all’indipendenza, rimasero sotto la giurisdizione di Londra e andarono sotto il nome d’Irlanda del Nord o Ulster.

AGI

Redazione Radici

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